Dopo aver reso disponibile a tutti Google Meet (Meet Google: tutti possono organizzare videoconferenze gratis), l’azienda di Mountain View sta lavorando su una serie di novità che riguarderanno Duo, l’app per le videoconferenze destinata primariamente agli utenti privati.
Una delle principali mancanze di Google Duo consiste nell’attuale impossibilità di avviare chiamate di gruppo tramite l’applicazione web.
Dalla società fondata da Larry Page e Sergey Brin fanno sapere che presto questa limitazione verrà superata in modo da poter usare anche monitor di grandi dimensioni, su desktop, per effettuare videochiamate tra più partecipanti.
Le chiamate di gruppo potranno essere sfruttate, in una prima fase, soltanto dagli utenti che adoperano Chrome.
Inoltre, se a marzo 2020 Google aveva deciso di estendere da 8 a 12 il numero massimo di partecipanti, presto – nel giro di alcune settimane – si passerà a 32. Come hanno spiegato i portavoce della società, un nuovo layout permetterà di gestire agevolmente chiamate con un elevato numero di partecipanti indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
Sugli smartphone, ad esempio, verrà mostrata una griglia di 6 persone mentre i flussi video degli altri partecipanti saranno esposti in forma ridotta in una sorta di “carosello” che si sviluppa orizzontalmente nella parte inferiore della schermata.
L’approccio usato in Google Meet, che consiste nella condivisione di un semplice URL per l’accesso alla videoconferenza sarà presto implementato anche in Duo. Per partecipare alle videochiamate di gruppo basterà essere in possesso di un account utente Google.
Come abbiamo recentemente indicato, anche dai dispositivi mobili Google Duo permetterà di effettuare e ricevere chiamate anche usando il solo indirizzo email.
Infine, la nuova “modalità famiglia” permetterà di coinvolgere maggiormente tutti i partecipanti (i pulsanti “muto” e quello per interrompere la chiamata verranno nascosti così da evitare pressioni accidentali).
Google dichiara di utilizzare la cifratura end-to-end su Duo così da rendere inaccessibili da parte di terzi, compreso dal gestore del servizio, tutte le informazioni scambiate tra gli utenti.
Maggiori informazioni su Google Duo nel nostro articolo Google Duo: come funziona l’app per le videochiamate.