Google ha presentato quella che sembra essere a tutti gli effetti una versione aggiornata dell’assistente digitale Now.
Il nuovo Google Assistant si presenta come un Google Now nettamente migliorato: è infatti in grado di sostenere una vera e propria discussione fornendo risposte a ciascuna delle domande avanzate dall’utente.
Google Assistant è già integrato nell’applicazione per la messaggistica Allo (Google Allo, messaggistica con intelligenza artificiale) e costituirà il “cervello” di Google Home, dispositivo che si proporrà come diretto rivale di Amazon Echo.
Sundar Pichai, CEO di Google, ha spiegato che un assistente digitale – per la società di Mountain View – è uno strumento che deve poter conversare con l’utente replicando il più possibile il comportamento di un essere umano. Almeno per ciò che riguarda la comprensione dei dialoghi e l’utilizzo del linguaggio naturale.
E non è solo Google a pensarlo. Gli stessi autori di Siri, l’assistente digitale usato in Apple iOS, hanno proprio di recente presentato Viv, un’intelligenza artificiale che sembra tenere un comportamento molto simile a quello osservato da Google Assistant: Intelligenza artificiale di Viv, ecco come funziona.
Il nuovo assistente digitale rappresenta per Google una vera e propria pietra miliare verso il fine ultimo dell’azienda: migliorare la funzionalità di ricerca, utilizzando gli strumenti vocali, rendendola accessibile ed egualmente fruibile da tutti i dispositivi, ricorrendo a qualunque tipo di interfaccia.
Quanto Google Home, diretto rivale di Amazon Echo, si tratta di un dispositivo di forma quasi cilindrica che – installato in ambienti domestici – consente di rispondere alle richieste rivoltegli dagli utenti.
Oltre a permettere l’effettuazione di ricerche online, Google Home è capace di interfacciarsi con i dispositivi per l’Internet delle Cose e con gli altri device usati per la domotica e l’automazione.
Al momento Google non ha fornito informazioni sulla data di lancio e sul prezzo.