Apple ha perso il ricorso che aveva presentato dinanzi al TAR del Lazio impugnando la sanzione che l’antitrust italiana aveva comminato nei suoi confronti a Natale. L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) aveva ordinato alla società della Mela il pagamento di una multa da 900.000 Euro in seguito all’applicazione di alcune pratiche commerciali scorrette ai danni dei consumatori. La vicenda riguarda la durata del periodo di garanzia sui prodotti a marchio Apple: l’azienda ed i suoi rivenditori non informavano la clientela circa i due anni di garanzia stabiliti dal Codice del Consumo (ved. questo nostro articolo).
Come recentemente denunciato da Altroconsumo (ved. questa pagina), Apple continuerebbe a fare riferimento ad un solo anno di garanzia proponendo ai clienti l’attivazione opzionale di un contratto (detto Apple Care) per l’estensione della stessa.
Il TAR laziale ha quindi confermato la sanzione a cinque zeri rigettando le richieste di Apple che chiedevano di sospendere la multa. Parziale vittoria della Mela, invece, su un altro punto della contesa: sarebbe stata eliminata la scadenza di 90 giorni che era stata precedentemente fissata per applicare sulle confezioni dei prodotti commercializzati una dicitura tale da informare gli utenti sull’esistenza della garanzia fissata per legge in due anni dal momento dell’acquisto.
Apple è quindi tenuta ad informare correttamente i propri utenti confermando la garanzia sui vizi di conformità anche per il secondo anno ma, almeno per il momento, può evitare di attivarsi per modificare le sue pubblicità, il suo sito Internet e le confezioni dei prodotti. Almeno finché non arriverà la pronuncia definita sul caso, attesa per il 9 maggio prossimo.