Dopo la multa subìta dall’antitrust italiana lo scorso mese di dicembre (vedere l’articolo Pratiche scorrette da parte di Apple: multa da 900mila euro), confermata dal TAR del Lazio a marzo (Garanzia: confermata la multa da 900.000 euro ad Apple), si paventa all’orizzonte una class action promossa da Federconsumatori e dal Centro Tutela Consumatori e Utenti di Bolzano.
Il dito è puntato contro la politica sulla garanzia dei suoi prodotti che Apple ha applicato anche nel nostro Paese proponendo il primo anno di assistenza gratuita ed offrendo la riparazione del prodotto, nel secondo anno dall’acquisto, dietro attivazione a pagamento del programma Apple Care.
Secondo quanto previsto dal Codice del Consumo, invece, Apple sarebbe obbligata ad accordare una garanzia di due anni dal momento dell’acquisto su tutti i prodotti comprati dai consumatori. La stessa Viviane Reding, commissario europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, ha recentemente valutato come “inaccettabile” il comportamento tenuto dalle società facenti capo ad Apple invitando tutti i Paesi dell’Unione a verificare che la Mela offra una garanzia biennale su tutti i prodotti, così come previsto dalla normativa europea (vedere l’articolo Reding: garanzia, inaccettabile il comportamento di Apple).
La class action avviata da Federconsumatori e dal Centro Tutela Consumatori e Utenti mira a far ottenere ai consumatori “il risarcimento di tutti i danni conseguenti ai comportamenti passati e presenti delle aziende del Gruppo Apple nel caso di specie“. Nella nota congiunta si osserva anche come l’antitrust italiana abbia proprio in questi giorni riaperto il fascicolo Apple.