Continua la “provocazione” della Free Software Foundation (FSF) che con una raccolta di firma ha invitato Microsoft a rilasciare il codice sorgente di Windows 7 mettendolo a disposizione della comunità: Free Software Foundation chiede a Microsoft di rilasciare Windows 7 come prodotto opensource.
Ora che la petizione online è stata chiusa con la raccolta di oltre 13.000 firme, FSF prosegue con la sua azione e invia all’attenzione dei vertici di Microsoft un hard disk con l’elenco delle sottoscrizioni.
FSF spiega che i tecnici dell’azienda di Redmond potranno utilizzare la stessa unità per memorizzarvi il sorgente di Windows 7 e rispedendolo alla fondazione.
“Vi chiediamo di rendere disponibile Windows 7 come software libero e di consegnarlo alla comunità in maniera tale che il codice sorgente possa essere studiato e migliorato. Microsoft non ha niente da perdere a rilasciare una versione del suo sistema operativo che viene definita come obsoleta e non è più supportata (dal 14 gennaio 2020, n.d.r.)”, ha osservato FSF che fa presente che l’iniziativa ha come obiettivo quello di verificare fino a che punto si spinge l'”amore” di Microsoft per il software libero.
È impossibile che Microsoft rilasci il codice sorgente di Windows 7: una buona parte di esso è stato riutilizzato sia in Windows 8.1 che in Windows 10 e coinvolge brevetti il cui codice proprietario dovrebbe restare tale.
FSF celebra comunque il successo dell’iniziativa e scrive: “le sottoscrizioni sono state molto più veloci rispetto a quanto ci aspettassimo, nonostante il nostro obiettivo fosse di raggiungere 7.777 firme. Abbiamo risposto a decine di commenti che esprimevano sostegno, preoccupazione e persino indignazione sul perché la FSF pensa che “riciclare Windows 7” sia una buona idea“. Dalla fondazione, nata a metà degli anni ’80 per iniziativa di Richard Stallman con lo scopo di diffondere e difendere il concetto di software libero, ci si augura che Microsoft non voglia limitarsi a capitalizzare il modello di sviluppo del software libero nel modo più superficiale possibile: “ci auguriamo che non lo utilizzino soltanto come strumento di marketing per ingannarci e farci credere di avere a cuore la nostra libertà“, è il commento al vetriolo messo nero su bianco.