Correva il 4 ottobre 1985 quando Richard Stallman fondò Free Software Foundation (FSF), associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo quello di eliminare le restrizioni sulla copia, redistribuzione e modifica sui software per gli elaboratori informatici.
Oltre a tenere seminari, campagne educative e promozionali per l’adozione del software libero, FSF detiene il controllo sulla maggior parte dei componenti del sistema operativo GNU, acronimo di GNU’s Not Unix, oggi alla base dello sviluppo delle distribuzioni GNU/Linux.
La fondazione promuove l’utilizzo della GNU General Public License (GPL), la principale licenza per il software libero utilizzata dalla stragrande maggioranza dei software i cui sorgenti sono pubblicati con l’approccio copyleft.
FSF ha spesso, nel corso della sua storia, assunto posizioni intransigenti e ha dovuto subire da più parti critiche sferzanti. È il caso, ad esempio, della campagna “Defective by Design” contro l’utilizzo delle tecnologie DRM (Digital Rights Management) per la protezione dei contenuti coperti dal diritto d’autore.
Tra le battaglie promosse dalla FSF ricordiamo anche le iniziative volte a sostenere lo sviluppo di BIOS aperti, quella contro i programmi di sorveglianza di massa (i.e. PRISM), per la promozione di formati aperti come OpenDocument e Ogg per l’audio, l’eliminazione dei brevetti software.
Di recente Stallman si era addirittura recato in quella che una volta sarebbe stata definita “la tana del lupo” ovvero la sede principale di Microsoft portando 10 suggerimenti affinché l’azienda di Redmond possa seriamente contribuire al movimento del software libero: Richard Stallman va nella sede di Microsoft e porta 10 suggerimenti.
Da ricordare anche la “provocazione” di febbraio 2020 quando FSF fece recapitare presso la sede di Microsoft un hard disk chiedendo di memorizzarvi il codice sorgente di Windows 7: Free Software Foundation invia a Microsoft un hard disk per salvarvi il codice sorgente di Windows 7.
Dal momento che il sistema operativo non è più supportato, perché non renderlo disponibile alla comunità? Questa la posizione di FSF.
Di recente il sorgente di Windows XP, Windows Server 2003 e altri sistemi Microsoft è stato davvero pubblicato online ma ovviamente senza l’autorizzazione dell’azienda guidata da Satya Nadella: Windows XP e Windows Server 2003 compilati dal codice sorgente apparso online.
“Il nostro lavoro non sarà completo finché tutti gli utenti non potranno svolgere tutti i loro compiti in completa libertà, sia su PC che sui dispositivi mobili. La lotta per il software libero continua“, si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale in occasione del 35esimo compleanno.
Per festeggiare l’evento, FSF ha preparato un’intera settimana di attività che si concluderanno venerdì 9 ottobre con un evento parzialmente in diretta.