Ford e Baidu, il principale motore di ricerca cinese, hanno annunciato oggi di aver investito la considerevole somma di 75 milioni di dollari ciascuno nella società Velodyne LiDAR Inc., specializzata nella tecnologia laser che consente ai veicoli di muoversi autonomamente. Nello specifico, i sensori LiDAR (Light, Detection and Ranging technology) vengono usati ad esempio negli autoveicoli sperimentali a guida autonoma di Google per determinare la presenza e la distanza degli oggetti circostanti creando un’immagine 3D dell’area che circonda il veicolo.
L’investimento sarà utilizzato per sviluppare e produrre una tecnologia LiDAR di seconda generazione, più evoluta e aggiornata. Sebbene, infatti, LiDAR già consenta di raggiungere ottimi risultati e abilitare una guida autonoma sufficientemente affidabile, la tecnologia non è al momento perfetta: Veicoli autonomi e sensore LIDAR ingannati dai fantasmi?.
Lo scorso anno, Ford ha già triplicato il numero delle Fusion Hybrid a guida autonoma, passando da 10 a 30 unità. Il costruttore statunitense già utilizza la tecnologia LiDAR sui suoi veicoli che sta sperimentando in Arizona, presso il Proving Ground.
Da parte sua, Jing Wang, general manager dell’Autonomous Driving Unit di Baidu, ha giudicato questi sensori come “i migliori LiDAR oggi disponibili”. E la sua società ha comunicato l’intenzione di ingrandire il laboratorio di guida autonoma il cui staff supererà presto i 100 ricercatori.
Intanto il CEO di Ford, Mark Fields, ha annunciato la sua volontà di creare una flotta di veicoli a guida autonoma di livello 4 (un gradino sotto il livello di guida autonoma totale) che dovrebbe entrare in servizio a partire dal 2021.
Per rendere possibile il raggiungimento dell’ambizioso traguardo, Ford sta investendo molto su Velodyne, ma sta collaborando anche con tre altre startup quali la israeliana SAIPS, specializzata nella computer vision, Nirenberg Neuroscience LLC e Civil Maps, impegnata nel mapping tridimensionale.