La fibrillazione atriale è un’alterazione del ritmo cardiaco che determina un battito del cuore molto rapido e irregolare.
Fitbit è un’azienda molto conosciuta tra gli sportivi e non solo perché progetta, produce e commercializza bracciali per il fitness o smartband e in generale dispositivi indossabili capaci di misurare il numero di passi, la qualità del sonno, di monitorare varie modalità di allenamento e molti parametri vitali.
Il mese scorso Google, che ha acquisito Fitbit a fine 2019, aveva sottoposto alla Food and Drug Administration ovvero l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, una richiesta di analisi del nuovo algoritmo per il monitoraggio del ritmo cardiaco.
Il sistema presentato da Google-Fitbit si basa sulla fotopletismografia (PPG) per controllare passivamente il ritmo cardiaco di un utente mentre è fermo o dorme. Se la tecnologia rileva segni di fibrillazione atriale (AFib) il bracciale smart avvisa immediatamente chi lo indossa.
Fitbit aveva precedentemente ricevuto l’autorizzazione della FDA per utilizzare la funzione di elettrocardiogramma (ECG) nei suoi smartwatch già dal 2020. Quel metodo richiede tuttavia che siano gli utenti ad avviare manualmente i test ECG.
I portavoce di Google e Fitbit hanno fatto notare come l’AFib sia un problema difficile da rilevare in quanto gli episodi possono essere sporadici e presentarsi senza alcun sintomo rilevabile dal soggetto che ne soffre. Il monitoraggio automatico dei ritmi cardiaci, senza alcun intervento da parte dell’utente, potrebbe quindi migliorare il rilevamento della patologia che colpisce milioni di persone, tra l’altro esposte a un più elevato rischio di ictus.
A maggio 2020 Fitbit ha condotto uno studio sul suo algoritmo PPG che è durato oltre cinque mesi e ha coinvolto più di 450.000 partecipanti. È emerso che l’algoritmo ha identificato correttamente gli episodi di AFib il 98% delle volte. Per conferma è stata svolta una verifica mediante ECG.
Dopo il “via libera” ricevuto dalla FDA Fitbit lancerà a breve il sistema di monitoraggio della frequenza cardiaca in background e l’invio di notifiche nel caso in cui dovesse essere rilevato un ritmo cardiaco irregolare. Si partirà ovviamente dagli Stati Uniti perché è qui che l’ente governativo preposto ha fornito il suo parere positivo.
Come gli Apple Watch 4 e successivi, i nuovi dispositivi Fitbit potranno quindi rilevare passivamente i segni di AFib ma nessun prodotto può ovviamente emettere una diagnosi formale. Si tratta di device che, in caso di segnalazioni, invitano gli utenti a rivolgersi al medico per un consiglio e per gli approfondimenti del caso.