Come Telecom e TIM hanno trasformato il Paese? Qual è lo stato della rete di telecomunicazioni dell’azienda amministrata oggi da Luigi Gubitosi?
A questi e altri quesiti vuole rispondere il portale TIM accessibile a questo indirizzo che era stato presentato esattamente un anno fa e che oggi viene aggiornato con nuovi dati.
Il sito Rete Gruppo TIM racconta in maniera, anche grazie 107 mappe interattive, come è fatta la rete di telecomunicazioni più estesa d’Italia.
Sul portale di TIM è possibile accedere con un buon livello di dettaglio a informazioni (distribuite tra l’altro sotto forma di open data) relative alla rete TIM su scala nazionale, regionale e provinciale.
Per quanto riguarda la rete mobile a banda ultralarga è possibile conoscere il numero dei comuni coperti e l’incidenza sul totale dei comuni italiani.
Fibra ottica TIM: è lunga 17,4 milioni di chilometri
Con il nuovo portale, TIM vuole rivendicare il ruolo di azienda in grado di innovare e sostenere lo sviluppo del Paese: in un anno la rete TIM è stata allungata di circa 1,4 milioni di chilometri, interamente in fibra ottica.
TIM afferma di aver raggiunto ormai l’80% delle abitazioni in banda ultralarga (FTTH, FTTC e FTTE; dal 77% di fine 2017), oltre il 99% in ADSL e oltre il 99% in 4G/LTE.
L’ex monopolista aggiunge che “con il 5G si arriverà a una trasformazione fino ad oggi inimmaginabile con prestazioni 10 volte superiori a quelle attuali“. TIM ha già acceso le prime antenne parte integrate della nuova rete 5G a Roma, Torino e Napoli e entro la stessa iniziativa sarà intrapresa in altre 6 città (Milano, Bologna, Verona, Firenze, Matera e Bari) per raggiungere complessivamente 120 città entro il 2021, oltre a 200 destinazioni turistiche e 245 distretti industriali. Fungerà da volano anche l’accordo stretto con Vodafone per la condivisione delle rispettive risorse: TIM e Vodafone firmano gli accordi per la condivisione delle rispettive reti mobili.
La mappa della fibra ottica TIM: ecco come consultarla
Portandosi in questa pagina quindi cliccando su Dati e mappe in alto, è possibile verificare la copertura ADSL, fibra, 4G e 4G Plus e i volumi di traffico Internet da rete fissa per ogni regione e provincia d’Italia con una chiave di lettura temporale facente riferimento agli ultimi quattro anni.
Sulla mappa, cliccando su Sedi si possono ottenere indicazioni sulle centrali a partire dalle quali è possibile oggi fornire servizi di connettività in fibra (puntini di colore blu).
I quadrati bianchi con bordo rosso corrispondono invece alle centrali abilitate per l’erogazione di connettività ADSL.
Interessante il pulsante Collegamenti che mostra le interconnessioni in fibra ottica e ponte radio tra varie centrali.
Va detto che negli ultimi tempi, in alcune aree del Paese in cui insistono ancora centrali “solo ADSL”, TIM ha portato e sta portando la connettività ultrabroadband usando l’architettura FTTE: FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa.
Purtroppo la decisione di TIM di vietare a soggetti terzi non autorizzati la consultazione dei dati sulla copertura attuale e pianificata, ha portato alla chiusura di applicazioni e servizi web davvero utili – come Fibrapp e Fibra.Click – che permettevano di conoscere lo stato dei lavori di miglioramento e adeguamento della rete conoscendo in anticipo l’imminente copertura in banda ultralarga: Copertura pianificata fibra ottica: chiude Fibrapp. Ecco perché.
I servizi ancora oggi utilizzabili sono presentati nel nostro articolo Verifica copertura fibra: gli strumenti da usare e uno strumento come Fibermap aiuta a stimare le velocità di connessione in downstream e upstream sia su ADSL che con collegamenti in fibra (vedere anche SNR: cos’è, come aumentarlo e perché si abbassa su ADSL e VDSL).
Per quanto riguarda i volumi di traffico che la rete TIM si trova quotidianamente a gestire, l’operatore di telecomunicazioni afferma che nel solo 2018 sono stati fatti transitare oltre 9,5 miliardi di gigabyte. Numeri che corrispondono al download di circa 600 milioni di film in definizione ultra-HD (4K) con un volume di dati complessivo che si è triplicato negli ultimi 5 anni e che solo nel corso del 2018 è cresciuto del 25%.
Secondo i dati condivisi da TIM, ogni utente broadband su rete fissa nel 2018 ha trasferito in media 105,4 Gigabyte/mese, un livello di traffico 5 volte superiore a quello registrato nel 2011, circa 22 Gigabyte in più al mese rispetto al 2017.
A livello territoriale, nel 2018 le prime tre regioni che emergono per volume di traffico dati medio per linea fissa sono le regioni del Meridione: Campania (137,4 Gigabyte/mese), Calabria (122,9 Gigabyte/mese) e Sicilia (117,9 Gigabyte/mese. Al quarto e quinto posto troviamo Lazio (116 Gigabyte/mese) e Puglia (115 Gigabyte/mese). “Si tratta di regioni accomunate da nuclei familiari più numerosi, in cui TIM ha sviluppato nel tempo un efficace modello di collaborazione tra pubblico e privato“, si legge in un comunicato dell’azienda.
Nella “top ten” delle province in termini consumi di traffico, fatta eccezione della Provincia di Prato (che si colloca al 9° posto), troviamo tutte province del sud Italia. In questa particolare classifica svettano Crotone, Napoli e Caserta seguite da Palermo, Reggio Calabria, Catania, Siracusa, Salerno e Taranto.