Banda larga appoggiandosi alla rete elettrica? Se ne parla da anni, dai tempi in cui le connessioni più diffuse erano quelle col modem 56K, quando l’ADSL tardava ad arrivare. Per raggiungere le aree più remote del Paese, anche quelle considerate “a fallimento di mercato”, è più volte circolata l’idea di offrire connessioni a banda larga facendo transitare i dati sull’esistente rete elettrica, che raggiunge anche le aree geografiche più sperdute.
ENEL, ex ente pubblico di cui lo Stato italiano mantiene tutt’oggi il 25% della proprietà, potrebbe diventare oggi il primo alleato del Governo per portare la banda larga nelle zone non raggiunte neppure da una ADSL e, addirittura, consegnare nelle mani degli utenti finali la possibilità di usare una connessione performante così come una linea in fibra ottica.
La società elettrica potrebbe quindi a breve entrare ufficialmente nel piano di sviluppo per la banda ultralarga (un primo piano strategico – più che altro una “lettera di intenti” – è stato già consegnato ad AGCOM) proponendosi come partner per gli attuali operatori di rete e di telefonia. Questi ultimi, poggiando sulle infrastrutture (leggasi elettrodotti e cavidotti ENEL già esistenti), non dovranno operare nuovi scavi contenendo enormemente i costi.
Gli operatori dovranno semplicemente preoccuparsi dell’ultimo miglio adeguando ad esempio i propri armadi per portare la connettività FTTH o FFTC agli abbonati.
ENEL non dovrebbe fornire una soluzione Powerline pura (in questo caso il cavo elettrico porterebbe la connettività fino all’utente finale; vedere Superare le limitazioni di una rete wireless allestendo una Powerline aziendale o domestica) perché troppi sarebbero i problemi da superare (la risorsa che collega le cabine ENEL ai contatori è di solito condivisa da moltissime utenze).
Percorribilissima, invece, è la strada che configura ENEL come partner dello Stato da un lato e degli operatori di telecomunicazioni dall’altro che si limiterebbero ad adeguare le infrastrutture di rete “vicine” all’utente finale.
Ne sapremo di più nelle prossime settimane.