Nonostante Open Fiber debba ancora pubblicare un comunicato ufficiale, è arrivata la conferma: la società controllata da Enel si è aggiudicata anche il secondo bando che prevede la realizzazione di una rete a banda ultralarga nelle aree bianche (a fallimento di mercato).
Il secondo bando Infratel prevede la copertura delle aree in cui oggi anche la connettività a banda larga è spesso un miraggio nelle seguenti regioni: Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e Provincia autonoma di Trento.
Open Fiber ha già illustrato i suoi piani che prevedono la fornitura di 100 Mbps in modalità FTTH nella maggior parte delle aree digital divise di Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto (primo bando Infratel).
Le “case sparse” potranno comunque connettersi (salvo poche eccezioni pari allo 0,66% del totale) a 30 Mbps dal momento che ove necessario Open Fiber si avvarrà del Fixed Wireless (su LTE 3,5 GHz) ossia nell'”ultimo miglio” la connettività a banda ultralarga sarà possibile usando un’antenna. I dettagli nell’articolo Open Fiber, banda ultralarga a 100 Mbps nella maggior parte delle località digital divise.
È assai probabile che queste stesse condizioni tecniche siano confermate anche per il secondo bando.
Quando iniziano i lavori di Open Fiber nelle aree a fallimento di mercato?
Oggi è giunta non soltanto la notizia dell’assegnazione a Open Fiber del secondo bando (il terzo – che interessa Puglia, Calabria e Sardegna – verrà indetto da Infratel a fine agosto/settembre) ma la società guidata da Tommaso Pompei ha ufficialmente siglato l’accordo per realizzare la rete nelle aree digital divise afferenti al primo bando.
I lavori di copertura dovranno quindi obbligatoriamente terminare, nelle regioni indicate nell’introduzione, entro 36 mesi da oggi.
In diversi comuni Open Fiber ha già fatto presente che i tempi di realizzazione della rete a banda ultralarga (che poi sarà concessa in gestione agli operatori di telecomunicazioni) saranno decisamente più brevi.
La firma del secondo bando è invece prevista per il mese di luglio: a quel punto scatteranno 36 mesi per la conclusione dei lavori anche in questo blocco di regioni.
Stando a quanto riferito dal sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli, Open Fiber praticherà prezzi all’ingrosso veramente bassi, pari a circa la metà di quelli abituali. L’obiettivo è quello di raccogliere immediatamente l’interesse degli operatori che venderanno i servizi e favorire la concorrenza.
Un mossa che, evidentemente, potrebbe coinvolgere anche i provider Internet di più piccole dimensioni.
Emblematico il caso di Go Internet che a Perugia partner di Open Fiber per la fornitura di connettività 1 Gbps sta ottenendo ottimi riscontri contenendo al massimo i costi e, allo stesso tempo, massimizzando i margini di guadagno.
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L’elenco delle aree bianche (o “a fallimento di mercato”) in cui saranno realizzati i lavori è consultabile in questo sito: è sufficiente cliccare su Bandi e gare, su Avvisi scaduti, selezionare Concessione Costruzione e Gestione Infrastruttura Passiva a Banda Ultra Larga (il primo della lista) quindi scaricare e aprire il foglio elettronico All.3 Aree BN.xlsx.