Per la fornitura della connettività FTTH (Fiber-to-the-Home) gli operatori di telecomunicazioni italiani hanno sino ad oggi utilizzato primariamente la tecnologia GPON (Gigabit-capable Passive Optical Network) che permette di assicurare agli utenti finali fino a 2,5 Gbps in downstream e fino a 1,25 Gbps.
In un altro articolo abbiamo visto cos’è XGS-PON e quali sono le differenze rispetto a GPON.
La più importante peculiarità tecnica di XGS-PON sul versante degli abbonati al servizio in fibra ottica è la possibilità di disporre di un collegamento simmetrico fino a 10 Gbps quindi in entrambe le direzioni.
TIM ha annunciato quest’oggi la disponibilità della sua offerta Magnifica basata proprio su tecnologia XGS-PON.
Nelle centrali TIM d’Italia ove Magnifica è attivabile ciascun utente può trasferire dati fino a 10 Gbps in downstream e 2 Gbps in upstream.
L’azienda indica le città in cui è possibile richiedere Magnifica in questa prima fase di sperimentazione: Milano, Torino, Trento, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Cagliari, Taranto e Brindisi.
Va detto che non tutte le utenze attestate sulle centrali TIM delle varie città sono attualmente coperte: lo strumento di verifica online permette di stabilire se si fosse già raggiunti dalla fibra FTTH XGS-PON.
Con Magnifica TIM lancia anche i nuovi profili Executive e Premium che arricchiscono e completano l’offerta in fibra con diversi livelli di prestazioni e servizi inclusi per soddisfare le diverse esigenze di tutti i clienti.
L’offerta fino a 10 Gbps in downstream prevede un canone di 49,90 euro mensili e prevede la fornitura di un router WiFi 6 4×4 dual-band compatibile 10 GbE. TIM indica che una porta LAN Ethernet è trasformabile in WAN in scenari wholesale. Il router integra anche due porte USB (una USB 3.0 e una USB 2.0) oltre a due FXS per il collegamento dei telefoni.
Dal punto di vista prettamente tecnico, come spiegato a suo tempo da TIM stessa, l’operatore fa coesistere GPON e XGS-PON sulle stesse fibre: “le tecnologie XGS-PON e GPON utilizzano bande spettrali non sovrapposte. Questa caratteristica permette la coesistenza dei due sistemi sullo stesso albero PON. Nell’ambito della sperimentazione, la coesistenza è implementata attraverso l’ausilio di un filtro WDM1r, che ha il compito di multiplare/demultiplare le bande upstream e downstream dei sistemi GPON e XGS-PON“.
Fonte: TIM. Lo schema mostra le frequenze utilizzate e l’approccio utilizzato da TIM per la fibra FTTH GPON e XGS-PON.
Una rete ottica passiva realizza una connessione di tipo punto-multipunto: il “punto” è un apparato dell’operatore chiamato Optical Line Terminal (OLT) posto ad esempio presso la centrale mentre a valle si hanno i dispositivi installati presso i clienti finali (ONT, Optical Network Terminal o ONU, Optical Network Unit).
A ciascuna delle porte disponibili sull’OLT viene connesso un albero ottico o albero PON cui sono collegate un certo numero di utenze secondo il fattore di splitting deciso dall’operatore di telecomunicazioni. La velocità massima consentita da GPON o XGS-PON viene condivisa dalle utenze collegate all’albero: all’interno di armadi stradali o box posti sotto il piano stradale possono essere effettuate ulteriori splitting a livello ottico applicando ulteriori diramazioni sull’albero PON. Generalmente i livelli di splitting applicati sono al massimo due.
Con TIM Magnifica non cambia nulla lato utente abbonato: presso la sua unità immobiliare l’operatore installerà un ONT che esegue la conversione ottico/elettrica. A valle di questo dispositivo è possibile adoperare un router che appunto deve essere compatibile 10 GbE e che TIM fornisce.
Abbiamo visto come esistano già router come il FRITZ!Box 5530 Fiber che permettono di eliminare l’ONT compatibili anche con XGS-PON.
AVM ci aveva confermato che FRITZ!Box 5530 Fiber è pronto per il mercato fibra FTTH italiano ma che gli utenti finali al momento non ne possono beneficiare direttamente perché si tratta di un dispositivo destinato solo al mercato provider.