Facebook tende la mano agli utenti di TOR, noto sistema per la comunicazione anonima su Internet. Il social network di Mark Zuckerberg entra oggi nel dark web, ossia inizia ad utilizzare gli stessi strumenti impiegati da coloro che condividono informazioni e risorse non passando attraverso il web tradizionale.
Ha destato non poca meraviglia la presentazione dell’indirizzo https://facebookcorewwwi.onion
che gli utenti di TOR potranno utilizzare per collegarsi a Facebook attivando una connessione cifrata end-to-end e mantenendo il loro anonimato.
Che cos’è l’indirizzo .onion e perché non si apre?
Tutti gli indirizzi che sembrano utilizzare un dominio di primo livello .onion non si aprono utilizzando il normale browser web. Per visualizzare nel browser un sito web .onion, infatti, è indispensabile installare il client TOR (acronimo di The Onion Router).
Tutte le informazioni contenute sui siti .onion non solo non sono indicizzate da parte dei motori di ricerca tradizionali (come Google, deep web) ma sono accessibili solo usando Tor.
Nel nostro articolo Anonimato in Rete con TOR: per visitare qualunque sito tutelando la propria privacy, abbiamo spiegato che cos’è il “dark web” e quando viene utilizzato mentre nell’articolo Deep web e dark web, cos’è e come funziona abbiamo chiarito la differenza tra deep web e dark web.
Facebook e il “dark web”
Diversamente rispetto ad altre realtà, l’obiettivo di Facebook non è certo quello di nascondersi né quello di creare una sua versione “parallela”, inaccessibile ai motori di ricerca. Tutt’altro. La versione .onion di Facebook altro non è che una copia speculare del social network e di tutti i contenuti che sono quotidianamente veicolati attraverso di esso.
L’obiettivo è semmai quello di portare su Facebook ancora più utenti mettendo nelle loro mani uno strumento che permetta di partecipare “alla vita” del social network scavalcano ad esempio le misure censorie imposte da parte di governi autoritari.
Se Facebook.com può essere aperto con TOR perché usare l’indirizzo .onion?
È bene precisare che TOR può “anonimizzare” la connessione a qualunque sito web, Facebook compreso, che non appartenga al “dark web”. L’applicazione consente di nascondere il reale indirizzo IP usato dall’utente per collegarsi a qualsiasi pagina web ed utilizza una rete di router (detti onion router), gestiti da volontari, che permette di cifrare il traffico ed impedire di risalire alla vera identità dell’utente.
Se ci si può collegare con TOR su facebook.com, allora, perché usare l’indirizzo .onion?
La risposta è semplice: utilizzare Facebook con TOR, fino ad oggi, non era un’esperienza piacevole perché i server della società di Menlo Park tendono a bloccare il traffico proveniente da una rete, qual è quella di TOR, che consente di effettuare richieste multiple da IP differenti seppur riferite alla medesima sessione di lavoro.
L’utilizzo dell’URL .onion consente di risolvere questo problema e di utilizzare senza difficoltà il social network attraverso la rete TOR.
Vale la pena precisare che nel caso in cui si effettuasse il login su Facebook utilizzando un account utente creato e gestito, in precedenza, usando una normale connessione, Facebook avrà a disposizione tutti i log relativi all’attività dello stesso account.
Maggiori informazioni anche nell’articolo Navigare anonimi online con Chrome.