Il prossimo 25 maggio entreranno ufficialmente in vigore, anche in Italia, le nuove disposizioni sulla protezione dei dati volute e approvate in sede europea. Il nuovo regolamento generale è conosciuto con l’acronimo GDPR (General Data Protection Regulation – Regolamento UE n° 679/2016) e proprio in vista dell’imminente piena validità delle disposizioni in esso contenute, Facebook comincia a prepararsi cercando di non farsi cogliere impreparata dopo i recenti scandali che hanno coinvolto il social network: Facebook e Cambridge Analytica: cosa ha insegnato lo scandalo in tema di tutela della privacy.
Facebook ha illustrato le novità che ha già implementato in ottica GDPR in questo lungo comunicato stampa: esaminando ciascuna novità sarà facile rendersi conto di come l’intero impianto sia strutturato per facilitare l’acquisizione del consenso da parte degli iscritti al social network.
Gli interventi di Facebook volti a rendere consapevoli gli utenti e a informarli della possibilità di negare il conferimento di alcuni dati sono suddivisibili in diverse categorie:
– Utilizzo dei dati sensibili. Gli utenti iscritti a Facebook potranno controllare in maniera granulare l’inserimento e la condivisione di dati relativi ai loro orientamenti politici, religiosi e sessuali. Ogni passo della nuova procedura di verifica proposta da Facebook contiene un semplice pulsante Accetta e continua pronto per essere cliccato.
Chiedendo di negare alcuni consensi, Facebook mostrerà una pagina intermedia attraverso la quale proverà a spiegare l’utilità di certi dati nel tentativo, forse, di far desistere l’utente.
– Introduzione del riconoscimento facciale. Facebook ha annunciato che i paletti normativi che fino ad oggi hanno impedito agli utenti europei del social network di utilizzare le funzionalità per il riconoscimento facciale sono ormai caduti. La società di Mark Zuckerberg permetterà quindi l’attivazione di questo strumento su richiesta dei singoli utenti interessati a sapere se, per esempio, il loro volto venisse raffigurato sulle bacheche di altri iscritti al social network, a loro insaputa.
Facebook, inoltre, potrà riconoscere automaticamente i volti delle persone raffigurate nelle foto e suggerire i nomi con cui “taggare” ciascun soggetto.
Lato backend Facebook sa già analizzare tutte le foto caricate online dagli utenti, incrociarle con le informazioni derivante dal sistema di tagging e analizzarne il contenuto mediante algoritmi di intelligenza artificiale. Ne avevamo parlato nell’articolo Ecco come Facebook analizza le foto degli utenti.
Con il “database fatto di persone” che Facebook si ritrova, è facile aggiungere anche una tag contenente nome e cognome di ciascun iscritto raffigurato nelle foto.
– Raccolta di dati sul web. Molti utenti si sono spesso dichiarati infastiditi dalla raccolta di dati che Facebook svolge all’infuori del social network.
Navigando sul web mentre si è loggati al proprio account Facebook, si forniscono inconsapevolmente ingenti quantitativi di dati alla società di Zuckerberg tra cui informazioni sulle proprie preferenze, sugli interessi e le abitudini (ne abbiamo parlato al punto 5) dell’articolo Facebook e Cambridge Analytica: cosa ha insegnato lo scandalo in tema di tutela della privacy).
D’ora in avanti Facebook promette che sarà possibile bloccare l’attività di monitoraggio eseguita dalla società extra-social network. Si potrà così evitare che possa essere composto un profilo dell’utente sulla base della cronologia di navigazione e dei siti web da questi visitati a fini pubblicitari. La sottigliezza, però, è che se tali dati non saranno sfruttati per esporre messaggi pubblicitari personalizzati, potranno comunque essere riutilizzati in altre parti del social network.
– Consenso parentale. Agli utenti di età compresa tra 13 e 15 anni verrà richiesto di rimuovere qualunque dato sensibile questi avessero condiviso sul social network o, in alternativa, sarà chiesto loro di far intervenire i genitori affinché accordino eventualmente il necessario consenso. Uguale requisito viene richiesto per quanto concerne l’esposizione di messaggi pubblicitari personalizzati.
L’acquisizione del consenso, però, è pressoché inutile: il minore può infatti selezionare dalla sua lista di amici un altro utente che può virtualmente fare le veci del genitore. Facebook non ne controlla l’identità e così la procedura di verifica può essere facilmente aggirata.
– Pagina “Scarica le tue informazioni”. Facebook ha rivisto integralmente la struttura della sua pagina Scarica le tue informazioni che permette di prelevare dal social network tutti i dati via a via condivisi dall’utente.
Adesso Facebook consente di scegliere le categorie di dati che interessano, specificare intervalli di date, formato JSON/HTML e la qualità delle immagini. Rispetto a quest’ultimo punto, i responsabili di Facebook hanno assicurato che sarà possibile scaricare le foto con una qualità molto più elevata rispetto a quanto sino ad oggi permesso.