Che Facebook abbia acquisito un’azienda leader nel settore della realtà virtuale, Oculus, è ormai cosa nota (Facebook acquisisce i prodotti per la realtà virtuale di Oculus per 2 miliardi). Fino ad oggi, invece, Mark Zuckerberg ed i suoi si erano astenuti da qualunque genere di commento in merito ai piani futuri dell’azienda per ciò che riguarda, appunto, realtà virtuale ed intelligenza artificiale.
Solo ad inizio anno si parlò per sommi capi dello sviluppo di un’applicazione targata Facebook capace di connettere il visore Oculus Rift con il social network in blu e favorire nuove modalità di interazione fra gli utenti: Facebook sta sviluppando una app per la realtà virtuale.
Nel corso di un’intervista pubblica, Zuckerberg ha però iniziato a fornire alcuni indizi su ciò che Facebook sta preparando per il futuro.
Il numero uno di Facebook ha spiegato che i tecnici della società di Menlo Park stanno concentrando i loro sforzi sul raffinamento di una serie di algoritmi per l’intelligenza artificiale. Il social network deve poter automaticamente riconoscere ciò che ad esempio è ritratto in una foto o raffigurato in un’immagine ed agire di conseguenza. L’approccio è molto simile a quello che stanno adottando ad esempio Google e Microsoft (vedere Calcolo età di una persona: molto più che un gioco).
Zuckerberg ha spiegato che se si scatta una foto in cui figura un amico od un conoscente, quella stessa persona deve poterla immediatamente vedere (è un po´ la novità dell’app Facebook Moments: Facebook riconosce le persone anche a viso oscurato). “Se si condivide la foto di un cane oppure si pubblica un post su temi politici, Facebook deve fare in modo che chi è interessato a questi argomenti possa visualizzare i contenuti“, ha aggiunto Zuckerberg.
Per migliorare questi processi, Facebook sta ottimizzando alcuni algoritmi per l’intelligenza artificiale che possano essere capaci di analizzare i contenuti e prendere delle decisioni seguendo logiche simili a quelle umane.
Oltre alla comprensione del contenuto delle foto, Facebook sta lavorando sullo sviluppo di meccanismi capaci di trasformare il parlato in testi scritti, di abbattere le barriere linguistiche e di rispondere a qualunque domanda posta dagli utenti in linguaggio naturale.
L’ultima frontiera alla quale sta guardando Facebook sarebbe anche la possibilità di condividere a distanza pensieri, emozioni e sentimenti attraverso il social network. Chiamatela telepatia, se volete.