Nei giorni scorsi Facebook ha fatto decollare il primo aereo pensato per portare la connettività a banda larga nelle zone più difficili del globo.
Battezzato Aquila è il primo di una serie di aerei sprovvisti di pilota, capaci di muoversi in maniera del tutto autonoma, che saranno lanciati nel prossimo futuro.
Da una quota pari a circa 18 chilometri, Aquila potrà fornire connettività su una superficie di 100 chilometri di diametro.
L’aereo è stato costruito per essere il più possibile efficiente dal punto di vista dei consumi energici. Alimentato con l’energia solare, Aquila può restare in volo fino a tre mesi prima di prendere una breve “pausa”.
Pur essendo caratterizzato da un’apertura alare simile a quella di un aereo di linea, Aquila consuma – ad una velocità di crociera – solamente 5.000 Watt, l’equivalente di tre asciugacapelli o di un forno a microonde di fascia alta.
Sotto l’occhio attento di Mark Zuckerberg, gli ingegneri che si sono occupati del progetto, hanno effettuato una serie di test operativi con l’intento di verificare il funzionamento dell’aereo nelle condizioni più difficili.
Certo, i problemi e gli imprevisti sono dietro l’angolo ma il team di Facebook fa presente di averli messi in conto. Anche perché c’è un record che deve ancora essere battuto: un dispositivo alimentato a energia solare è rimasto in cielo solo due settimane: Facebook vuole arrivare almeno a tre mesi.