La possibilità di accedere alla rete con una connessione completamente in fibra ottica (FTTH, Fiber-to-the-Home) comincia a essere prerogativa non soltanto delle aree più densamente popolose ma anche dei centri minori. E si cominciano a vedere i primi risultati anche nelle aree bianche (cluster C e D): utilizzando investimenti pubblici il concessionario Open Fiber sta realizzando le infrastrutture di rete “di Stato” per conto di Infratel Italia nelle aree in cui gli operatori privati non hanno mai espresso alcun interesse (per questo si chiamano aree “a fallimento di mercato”).
Per quanto riguarda FiberCop, newco costituita tra TIM, Fastweb e il fondo Kkr con il sostegno di altri operatori che ha anche ereditato le attività di Flash Fiber, accedendo alla home page è possibile verificare la copertura attuale in FTTH.
Visitando però la pagina Aree in corso di copertura FTTH, scorrendola fino in basso, quindi digitando il nome del comune di proprio interesse nella casella Verifica un altro comune, è possibile conoscere in quali zone si sta lavorando per ampliare la copertura in fibra FTTH.
I vari cerchi sovrapposti alla mappa indicano le aree sulle quali insistono già dei cantieri o in corrispondenza delle quali verranno presto avviati dei lavori.
FiberCop sottolinea che “la copertura può richiedere dei lavori di scavo e quindi la presenza di un cantiere o semplicemente possono essere utilizzate le infrastrutture esistenti senza l’apertura di un cantiere” vero e proprio.
Nel caso di Open Fiber, invece, è possibile effettuare una verifica sulla disponibilità attuale servizio FTTH accedendo a questa pagina e specificando indirizzo e numero civico.
Portandosi nella pagina che informa sullo stato dei lavori presso i cantieri aperti o pianificati da Open Fiber si troverà il pulsante Scarica lista (si trova in basso). Si aprirà un file PDF contenente una lunga tabella con i riferimento allo stato dei lavori in ogni località interessata da uno o più interventi. La colonna servizio/tecnologia specifica se il cantiere è mirato all’erogazione di servizi ultrabroadband in FTTH oppure FWA quindi in modalità wireless.
Per le aree dove è riportata la dizione Disponibile agli operatori, significa che la connettività può essere commercializzata dai partner di Open Fiber (questa è la legenda sullo stato dei cantieri).
In corrispondenza della colonna Tratta Open Fiber riporta l’identificativo della nuova rete realizzata o in corso di realizzazione. Per scoprire come si snoda sul territorio si può consultare il sito BUL (Banda Ultra Larga), cercare l’area di proprio interesse e verificare come si snoda il tracciato Open Fiber.
Scaricando e installando Google Earth Pro per Windows, macOS e Linux (vedere Google Earth si rinnova dopo anni: ecco le nuove funzioni su desktop e mobile) si dovrà cliccare sul menu File, Apri, digitare *.*
nella casella Nome file quindi premere Invio, estrarre il contenuto del file Zip scaricato dal sito SINFI quindi cliccare due volte sull’elemento con estensione .shp
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Alla comparsa di ulteriori richieste di dovrà premere Annulla o il tasto ESC
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Cliccando sulla casella Luoghi temporanei nella colonna di sinistra è possibile visualizzare sulla mappa le tratte della nuova rete realizzate da Open Fiber.
La colonna PCN (Punto di Consegna Neutro) mostra il nome della centrale o PoP cui fanno capo le fibre ottiche che a valle collegano le utenze attestate su più comuni.
Qui, a livello di PCN, gli operatori di telecomunicazioni partner di Open Fiber possono accedere all’infrastruttura e predisporre la vendita dei loro servizi di connettività ai clienti finali.