Samsung inizia il nuovo anno presentando il suo SoC Exynos 2200 che, aspetto di particolare interesse, integra una GPU basata su tecnologia AMD RDNA 2. Battezzata Xclipse 920 la sezione grafica del nuovo SoC di punta è frutto di un accordo strategico tra le due società.
Exynos 2200 segna un punto di svolta perché si appresta a colmare il divario con l’offerta di Apple e Qualcomm, soprattutto per ciò che concerne la parte grafica.
La GPU Xclipse è infatti il punto di forza del nuovo SoC: Samsung stessa lo presenta come un processore grafico ibrido, primo nel suo genere, che si pone nel mezzo tra ciò che si può trovare in una console e in uno smartphone.
La tecnologia RDNA 2 assicura la possibilità di sfruttare caratteristiche grafiche avanzate come il ray tracing accelerato in hardware e il variable rate shading (VRS; consente di concentrare la potenza della GPU per il rendering alla massima qualità di specifiche aree dell’immagine), caratteristiche precedentemente disponibili solo su PC e console videoludiche.
La GPU potrebbe disporre di 6 unità di calcolo e supponendo che ognuna di esse includa 64 Stream Processor come qualsiasi altro chip RDNA 2, ciò porterebbe a un totale di 384 Stream Processor. Questi dati non sono stati però ancora rivelati dagli ingegneri di Samsung e AMD.
I miglioramenti riguardano anche molti altri aspetti del SoC: innanzi tutto è realizzato ricorrendo alla litografia ultravioletta estrema EUV usando un processo a 4 nm, tra quelli tecnologicamente più avanzati del settore.
La CPU sulla quale basa il suo funzionamento Exynos 2200 usa un’architettura ovviamente di derivazione ARM, è formata da otto core ed è progettata con una struttura a tre cluster: il potente Cortex-X2 entra in funzione quando sono necessarie le massime prestazioni, tre core Cortex-A710 bilanciano prestazioni ed efficienza, quattro core Cortex-A510 più piccoli puntano alla riduzione dei consumi energetici.
L’ultimo SoC Samsung supporta standard come LPDDR5 e UFS 3.1 per quanto riguarda memoria RAM e storage interno, dispone di un ISP capace di supportare sensori con risoluzione fino a 200 Megapixel nonché l’acquisizione video 8K.
Il SoC permette l’utilizzo di un numero massimo di 7 sensori con la possibilità di gestirne contemporaneamente 4 nelle configurazioni più avanzate.
Il codec usato da Exynos 2200 permette di decodificare video a 4K a 240 fps o 8K a 60 fps e di effettuare la codifica di contenuti 4K a 120 fps e 8K a 30 fps come valori massimi. Integra un decoder AV1 a basso consumo per ridurre al massimo l’impatto sulla durata della batteria.
Le prestazioni dell’unità di elaborazione neurale (NPU) vengono descritte come raddoppiate rispetto a quelle dell’Exynos 2100 mentre sul versante della connettività il nuovo modem 5G supporta sia lo spettro sub-6GHz che le onde millimetriche mmWave assicurando la possibilità di raggiungere fino a 10 Gbps in fase di trasferimento dati.
Un modulo ISE (Integrated Secure Element) permette di memorizzare le chiavi crittografiche in modo sicuro.
Samsung non ha confermato se l’Exynos 2200 debutterà nel Galaxy S22, il top di gamma che arriverà sul mercato in tre diverse versioni (base, Plus e Ultra) e che dovrebbe essere presentato all’inizio di febbraio. L’azienda sudcoreana ha comunque confermato che i chip sono in produzione di massa.