Hartmut Esslinger (nella foto a lato) è uno che Apple la conosce bene. Designer di fama internazionale, Esslinger ha collaborato con Steve Jobs per sviluppare “il look” di una vasta schiera di storici prodotti della società tanto che nel 1982 firmò un contratto di esclusiva con la Mela del valore di 1 milione di dollari l’anno.
Apple è una società che ha sempre fatto del design dei suoi prodotti un punto di forza. “Penso però che Apple sia arrivata ad un punto di saturazione“, spiega Esslinger. “Sette od otto anni fa la curva dell’innovazione era veramente ripida ma adesso le cose sono cambiate“.
Esslinger oggi è un insegnante di design industriale che tiene le sue lezioni in mezzo mondo ma che è prevalentemente impegnato a Shanghai, in Cina. “Gli studenti cinesi stanno concentrando la loro attenzione soprattutto sulle interfacce 3D“. È questa, secondo Esslinger, la nuova frontiera che potrebbe fare la fortuna di una nuova Apple, diversa da quella attuale. La vera innovazione, sempre secondo il designer di origini tedesche, passerà per una rivisitazione dell’integrazione fra hardware e software. Ed in tal senso saranno cruciali le novità, che man mano arriveranno, nel settore dell’interazione uomo-macchina.
Nel corso dell’intervista rilasciata ad una testata statunitense, Esslinger lancia anche un monito: in Cina si sta iniziando a cambiare, in modo convinto, quel paradigma che era stato sinora applicato. “Anziché realizzare semplicemente prodotti convenienti dal punto di vista economico, si sta legando sempre più a doppio filo la produzione di un oggetto con il concetto di innovazione“. Le società occidentali, secondo Esslinger, si troveranno presto ad affrontare nuove realtà dell’Estremo Oriente decisamente promettenti ed agguerrite.
Già lo scorso agosto il consiglio di amministrazione di Apple avrebbe sollevato non pochi dubbi sull’era post-Jobs. La notizia era stata diffusa da Fox Business anche se non è mai stata confermata in via ufficiale. Ad essere messi subito in discussione, sarebbero i primi mesi di Tim Cook alla guida di Apple che avrebbero portato a risultati ben lontani da quelli via a via raggiunti quando al timone c’era Jobs.
Il rinnovamento della società, con un’offerta capace di spingere l’acceleratore sull’innovazione, era atteso per settembre ma gli annunci dell’iPhone 5C e 5S non hanno provocato quell'”effetto wow” che in passato ha decretato il successo dell’azienda.