Google ha annunciato che entro il 2017 renderà operativi i suoi primi droni destinati allo smistamento ed alla consegna delle spedizioni.
Lo ha rivelato David Vos, responsabile del progetto Google Wing, durante una convention incentrata sul tema del traffico aereo, a Washington.
Oltre all’ottimizzazione del funzionamento dei droni usati per le consegne, l’importante lavoro che dovrà essere svolto nel prossimo biennio consisterà nello stimolare l’approvazione di una serie di normative che consentano l’utilizzo dei velivoli come quelli proposti da Google ed Amazon: I droni di Amazon consegneranno le spedizioni in 30 minuti.
Dipartimento dei trasporti e aviazione statunitensi prescrivono che tutti i droni di una certa dimensione debbano essere necessariamente denunciati ed iscritti in un apposito registro.
I portavoce di Google spiegano che da qui in avanti la collaborazione con gli enti federali si farà sempre più stretta perché è importante promuovere un’apposita regolamentazione in vista dell’utilizzo di droni a livello commerciale.
Affinché l’utilizzo dei droni venga ufficialmente approvato per l’effettuazione di consegne a domicilio o presso le sedi d’impresa, è necessario – innanzi tutto – che venga implementato un solido sistema di geofencing. Si tratta di un meccanismo che impone dei limiti virtuali, assolutamente invalicabili, ai quali i droni non debbono neppure avvicinarsi (aeroporti, zone militari, aree sensibili,…).
Se le autorità a stelle e strisce approvassero una serie di punti condivisi insieme con Google e con gli altri soggetti interessati l’utilizzo dei droni in ambito commerciale entro il 2017 potrebbe davvero diventare realtà.