Il flop della nuova applicazione Maps integrata nel sistema operativo iOS 6 (preinstallato sull’iPhone 5) dopo la rimozione dell’analoga soluzione offerta da Google è costato caro ad Apple. Tante le critiche degli utenti che si sono susseguite sin dalle prime ore dopo il lancio del nuovo “melafonino”: visualizzazione tridimensionale scadente, indicazioni fuorvianti e – talvolta – addirittura pericolose, luoghi e punti di interesse posti sulle mappe in modo non corretto. Apple si era scusata con la clientela parlando di un prodotto, Maps, ancora giovane e suscettibile di diverse migliorie (Apple risponde alle critiche su Maps: è ancora giovane). Lo stesso CEO dell’azienda, Tim Cook, era stato costretto ad intervenire indirizzando all’utenza una lettera aperta di scuse (ancora disponibile, in italiano, in questa pagina). “In Apple, tutto quel che facciamo ha un solo obiettivo: creare i migliori prodotti al mondo. Sappiamo che vi aspettate proprio questo da noi, e lavoreremo senza sosta finché Mappe non sarà all’altezza dei nostri elevatissimi standard“, aveva concluso Cook.
Il tempo della “resa dei conti” sembra però arrivato: dopo aver allontanato da Apple due dei suoi manager di spicco (Tim Cook allontana da Apple due manager di punta), viene adesso segnalata l’estromissione di Richard Williamson, l’ingegnere che viene ritenuto responsabile dello “scivolone Maps”. Secondo quanto riferito, sarebbe stato proprio Eddy Cue – uno dei manager ai quali sono state affidati un maggior numero di incarichi direttamente dalle mani di Cook – ad aver licenziato Williamson, appena qualche giorno fa.
La notizia del nuovo allontanamento da Apple non è stata ufficialmente conferma dalla società che non sarebbe intenzionata a renderla pubblica. Fonti vicine alla Mela avrebbero comunque confermato la cacciata di Williamson.