Annunciato a metà Maggio, Google Squared fa oggi il suo debutto ufficiale. Si tratta di un nuovo servizio, messo a punto dal colosso di Mountain View, che sembra essere una risposta al lancio di Wolfram Alpha e Microsoft Bing.
Google Squared è infatti un motore di ricerca semantico che si occupa di risolvere le “disambiguità” presenti nelle interrogazioni e nell’uso delle parole chiave con l’obiettivo di proporre risultati il più possibile pertinenti.
Un motore di ricerca semantico “studia” il significato di una o più parole nel contesto dell’interrogazione effettuata da parte dell’utente e stabilisce relazioni attinenti.
Google Squared è stato così battezzato sulla base dell’approccio utilizzato per presentare i risultati delle ricerche. Questi, infatti, vengono mostrati utilizzando una griglia: ciascuna colonna viene impiegata per organizzare proprietà caratteristiche e dati accessori. Digitando “british poets”, ad esempio, Squared mostrerà l’elenco dei poeti inglesi mostrando in forma tabellare, per ciascuno di loro, nome, data di nascita, luogo di nascita, professione. Digitando “action movies” si otterrà una lista di film d’azione con l’indicazione del titolo, della locandina del film, di una descrizione, della nazione produttrice, del regista e della lingua. Cliccando sul pulsante Add, si possono aggiungere ulteriori informazioni (ad esempio, nel caso dei film, genere, cast, data di uscita e così via).
Coloro che possiedono un account Google, possono salvare i risultati delle ricerche operate con Squared e spostarsi alla metodologia di ricerca tradizionale, sempre attraverso la medesima pagina.
Alex Komoroske, associate product manager per Google Squared, ha voluto puntualizzare come il servizio non sia ancora giunto alla sua veste definitiva. Squared, infatti, è stato rilasciato all’interno del progetto “Labs” che, com’è noto, è il “laboratorio di idee” della società fondata da Larry Page e Sergey Brin.
Le ricerche effettuate utilizzando espressioni e termini italiani lasciano ancora molto a desiderare. Utilizzando l’inglese, invece, i risultati appaiono molto pertinenti.