Il Joint Electron Device Engineering Council (JEDEC), noto organismo di standardizzazione, sta ultimando la definizione delle specifiche tecniche alle quali dovranno adeguarsi tutte le nuove memorie DDR5.
Il documento definitivo verrà prodotto nel corso del 2018 ma già ora si conoscono alcuni interessanti dettagli.
Le memorie DRAM DDR5 succederanno ovviamente alle attuali DDR4, utilizzate sia sui PC che sulle macchine server. Saranno due volte più performanti ma, allo stesso tempo, molto più “attente” dal punto di vista dei consumi energetici.
I nuovi moduli DDR5 saranno anche molto più “densi”: i tipici banchi di memoria, cioè, potranno raddoppiare la capacità rispetto alle attuali DDR4.
Gli analisti non si aspettavano un imminente rilascio delle specifiche per le memorie DDR5: si riteneva che lo sviluppo sarebbe proseguito sulle DIMM DDR4.
In realtà, anche se non è dato sapere quando i produttori hardware cominceranno a realizzare le nuove memorie, potrebbe esserci un concreto interesse.
Anche perché se le DDR5 fossero davvero molto meno esigenti in termini di consumi energetici, potrebbero debuttare anche in una speciale versione progettata per i dispositivi mobili (il Samsung Galaxy S8, ad esempio, utilizza sempre memorie LPDDR4).
Sul versante server e PC, comunque, potrebbe trascorrere un anno da quando le specifiche finali saranno pubblicate per vedere le prime schede madri “DDR5-compatibili”.
JEDEC ha annunciato anche l’avvento di una memoria ibrida, chiamata NVDIMM-P, che combina le proprietà delle tradizionali DRAM volatili con una memoria di tipo persistente.
L’idea è, evidentemente, quella di offrire un’alternativa rispetto alle tecnologie Optane e QuantX, rispettivamente, di Intel e Micron: Che cos’è Intel Optane e come funziona: inizia l’era post SSD.