Ogni giorno, quando si utilizza il browser, qualunque URL si digita nella barra degli indirizzi e qualunque link su cui si clicca viene automaticamente tradotto in un indirizzo IP.
L’opera di traduzione (detta risoluzione del nome a dominio) viene posta in essere da un server DNS (Domain Name System) che di solito è quello configurato sul proprio router oppure specificato manualmente sul singolo sistema (sia esso un PC desktop, un notebook o un dispositivo mobile).
In Windows, aprendo il prompt dei comandi e digitando nslookup
seguito dal nome del dominio da risolvere, viene chiaramente riportato il server DNS che effettua la traduzione.
Leggendo l’articolo Il server DNS non risponde: come risolvere è possibile approfondire il tema.
Ma se i server DNS sono chiamati a tradurre un indirizzo mnemonico (ad esempio www.google.it
) in un indirizzo IP utile per raggiungere la destinazione, che cos’è un DDNS?
DDNS, che cos’è e a che cosa serve
Acronimo di Dynamic Domain Name System, il DDNS è un servizio che permette di associare a un nome mnemonico l’indirizzo IP assegnato a un dispositivo di telecomunicazioni.
Di solito agli utenti che stipulano contratti di connettività di tipo business viene assegnato almeno un indirizzo IP statico.
Ciò significa che ogni volta che il router viene connesso alla rete, il fornitore di connettività provvede ad assegnargli sempre lo stesso indirizzo IP (previsto contrattualmente).
A tal proposito, vedere l’articolo Indirizzo IP statico, come averlo e a cosa serve.
Utilizzando l’IP statico quando si è fuori casa o lontani dall’ufficio, ci si potrà collegare ai servizi attivati all’interno della propria rete locale. A patto, ovviamente, di aver attivato il cosiddetto inoltro delle porte o port forwarding sul router:
– Come controllare porte aperte su router e IP pubblico
– Aprire porte sul router e chiuderle quando non più necessario
– Configurare un router, le cose da fare dopo l’acquisto
Si pensi a una rete VPN: attivandola ci si potrà collegare ai sistemi condivisi in rete locale e accedere al contenuto delle cartelle condivise anche a migliaia di chilometri di distanza dal router di casa o dell’ufficio (alcuni router offrono anche il supporto OpenVPN integrato (vedere Connessione VPN, come usarla in sicurezza e Reti VPN: differenze tra PPTP, L2TP IPSec e OpenVPN).
O si potrà, ad esempio, controllare una videocamera IP da remoto ricevendo il flusso video in streaming, in tempo reale.
Tutto bellissimo. Ma come fare a raggiungere il proprio router se l’indirizzo IP cambia a ogni connessione (IP dinamico)?
I servizi DDNS aiutano a risolvere brillantemente il problema.
Basta infatti sottoscrivere un servizio DDNS attivando un proprio account utente quindi configurarlo sul router.
Ecco da dove discende il nome Dynamic DNS: il router trasmette al servizio DDNS il nuovo indirizzo IP pubblico assegnatogli non appena questo dovesse cambiare.
Il risultato è che all’indirizzo mnemonico scelto dall’utente (ad esempio nomescelto.SERVIZIODNS.com
) corrisponderà sempre l’IP pubblico assegnato al router al momento della connessione da parte dell’operatore di telecomunicazioni scelto.
Per raggiungere il router, indipendentemente dall’indirizzo IP assegnatogli, basterà quindi usare l’indirizzo mnemonico del DDNS impostato.
Il suggerimento è quello di verificare sempre, collegandosi alla sua interfaccia di amministrazione (di solito basta digitare 192.168.1.1
oppure 192.168.0.1
nella barra degli indirizzi del browser), quali servizi DDNS sono direttamente supportati dal router.
Tutti i servizi DDNS mettono infatti a disposizione un software client che, installato su un qualunque PC collegato alla rete locale, permette di aggiornare dinamicamente la corrispondenza tra indirizzo mnemonico e IP pubblico.
Il problema di questo approccio è che un computer, oltre al router, dovrà restare sempre acceso.
Se, viceversa, il router supportasse uno o più servizi DDNS, nessun computer dovrà essere mantenuto costantemente acceso.
Molti router offrono la possibilità di usare il servizio DDNS offerto e gestito dal produttore del dispositivo. Consigliamo quindi di verificare attentamente nelle specifiche quali servizi DDNS sono supportati.
Nell’esempio in figura, la sezione DNS dinamico (DDNS) di un router NETGEAR che, oltre ai servizi DDNS No-IP e Dyn.com, permette di usare anche il servizio messo gratuitamente a disposizione dal produttore del dispositivo.
Dopo aver registrato un account sul servizio DDNS prescelto (fare riferimento al rispettivo sito web), basterà digitare le proprie credenziali negli appositi campi del pannello di amministrazione del router.
Il campo Nome host, evidentemente, dovrà essere compilato inserendo l’indirizzo mnemonico scelto in fase di registrazione del proprio account sul sito del fornitore del servizio DDNS.