Abbiamo detto che, per vari motivi, le “conoscenze” del modello generativo alla base del funzionamento di ChatGPT si fermano al 2021.
Adesso OpenAI chiude il cerchio e permette agli sviluppatori di arricchire ChatGPT con dati aggiornati e informazioni “fresche” provenienti da altre applicazioni e servizi.
I nuovi plugin ChatGPT consentono di estendere enormemente le abilità del modello permettendo l’accesso ai dati in tempo reale provenienti dal Web. Per la prima volta, quindi, ChatGPT diventa in grado di “navigare” online e, soprattutto, colloquiare con pagine e siti Web specifici. Il sistema proposto da OpenAI si trasforma così in un’interfaccia capace di interagire con tutti i tipi di servizi e pagine Web.
Come si vede nell’annuncio di OpenAI che descrive il lancio dei plugin per ChatGPT, inizialmente vengono messi a disposizione 11 componenti aggiuntivi che permettono di dialogare con piattaforme quali Expedia, OpenTable, Kayak, Klarna Shopping e Zapier.
OpenAI fornisce anche alcuni plugin propri, uno per l’interpretazione del codice e uno chiamato Browsing che consente a ChatGPT di ottenere informazioni dal Web. In questo modo, esattamente come fa Bing Chat, a sua volta basato sul recente modello GPT-4, ChatGPT può citare le fonti producendo risultati a partire dalle informazioni già note e unendole quindi con quelle più recenti pubblicate sul Web.
Diversamente rispetto all’attuale Bing Chat, tuttavia, il plugin Browsing di ChatGPT può anche collegarsi con le varie API (Application Programming Interface) ed eseguire azioni per conto dell’utente.
OpenAI ne parla nella documentazione dei plugin per ChatGPT ed è evidente che in questo modo l’intelligenza artificiale può diventare ancora più potente, versatile e flessibile anche se sullo sfondo restano comunque i problemi di sicurezza da tenere in debita considerazione.