Microsoft ha collaborato con Intel, AMD e Qualcomm per realizzare un chip che sarà integrato nelle schede madri del prossimo futuro.
Battezzato Pluton, il chip può essere pensato come l’evoluzione del noto TPM del quale abbiamo spesso parlato: BitLocker, come proteggere i dati su hard disk e SSD e chiedere una password all’avvio.
TPM conserva le informazioni relative ad alcuni aspetti legati alla sicurezza del sistema operativo e abilita l’utilizzo di funzionalità come Windows Hello usate per l’autenticazione degli utenti. Come emerso in varie occasioni, tuttavia, un aggressore può attaccare il bus usato come interfaccia di comunicazione tra chip TPM e CPU estraendo informazioni riservate.
L’obiettivo di Pluton è quello di proteggere più efficacemente il sistema dagli attacchi fisici e hardware che prendono di mira le identità e le chiavi crittografiche per rubare informazioni sensibili.
Pluton sarà in grado di monitorare il firmware, verificare l’integrità del sistema e ottimizzare la gestione degli aggiornamenti firmware usando il cloud (via Windows Update).
Pluton emulerà i chip TPM in modo da non creare incompatibilità e consentire l’utilizzo delle API che sistema e applicazioni adoperano da tempo.
Nel complesso Pluton opererà in maniera simile a quanto fa il chip Apple T2 e il Titan M di Google con il vantaggio però che a trarne beneficio sarà l’intero ecosistema di prodotti basati su Windows, indipendentemente dalle specifiche caratteristiche.
Tra i nomi dei partner di Microsoft per il progetto Pluton si leggono sia Intel/AMD che Qualcomm perché il chip verrà integrato non soltanto sulla piattaforma x86 (x86, le origini dell’architettura: perché è feudo di Intel e AMD) ma anche sui dispositivi ARM.
Secondo Microsoft nessuna informazione può essere tratta dal chip Pluton anche previa installazione di un componente malware o disponibilità fisica del sistema da aggredire da parte di un malintenzionato o un criminale.
Al momento non è dato sapere quanto Pluton debutterà sui nuovi PC. Secondo le indiscrezioni AMD potrebbe essere la prima a rilasciare sul mercato una CPU con supporto Pluton integrato. E ciò nonostante i processori Zen 3 di nuova generazione siano stai annunciati solo all’inizio di ottobre scorso.