Come sapere se si è raggiunti dalla fibra ottica o dalla connettività ADSL?
Il punto di partenza sono sempre i siti web dei vari operatori ma esistono strumenti aggiuntivi che permettono di conoscere i dettagli sulla copertura in fibra ottica e ADSL. Di alcuni abbiamo già parlato in passato mentre altri si sono recentemente posti in evidenza.
Si tratta di strumenti, destinati in primis agli operatori specializzati che si occupano di connettività wholesale, che sanno fornire molti dettagli tecnici in più rispetto ai siti degli operatori di telecomunicazioni.
Il nostro consiglio è sempre quello di partire dal sito Wholesale di TIM che fornisce sempre dei fogli elettronici aggiornati contenenti gli ultimi dati sulla copertura fibra ottica e ADSL.
I documenti da scaricare sono quelli contenuti nella sezione Copertura geografica (vedere questa pagina): cliccando su Bitstream si potrà verificare la copertura ADSL attuale e pianificata mentre selezionando Bitstream NGA e VULA è possibile controllare la copertura attuale e pianificata per la fibra ottica FTTC e FTTH a livello di centrale e di armadio stradale.
Ricordiamo infatti che per poter fruire di una connessione a banda ultralarga è necessario che l’armadio stradale sulla quale è attestata la propria utenza telefonica sia raggiunto dalla connettività in fibra ottica.
Nel caso di ADSL suggeriamo di cliccare prima su ADSL su DSLAM Ethernet da Centrale e da Armadio tutte le velocità (file attivo) e su ADSL su DSLAM Ethernet da Centrale e da Armadio tutte le velocità (file pianificato) aprendo poi il foglio elettronico con Excel, LibreOffice Calc, Office Online o Google Fogli.
Successivamente si potrà eventualmente passare ai file ADSL su DSLAM ATM da Centrale e da Armadio tutte le velocità (file attivo) e ADSL su DSLAM ATM da Centrale e da Armadio tutte le velocità (file pianificato).
All’interno del foglio elettronico, si potrà cercare la località di proprio interesse e si leggerà il nome della centrale di zona nel caso in cui sia già raggiunta dal servizio (file attivo) o lo sarà a breve (file pianificato).
Dal punto di vista dell’utente finale cambia poco se la connettività ADSL viene erogata su rete ATM o Ethernet. La differenza ha a che fare con l’utilizzo di un diverso DSLAM: gli Ethernet sono più recenti e garantiscono prestazioni leggermente migliori grazie ad un incapsulamento di protocollo in meno.
DSLAM (o MUX-ADSL) è l’acronimo di Digital Subscriber Line Access Multiplexer: sono dispositivi multiplatore di linea di accesso numerica che vengono installati nelle centrali telefoniche con l’obiettivo di fornire, alle utenze collegate, il servizio ADSL. I DSLAM raccolgono diversi canali di comunicazione provenienti dalle singole utenze (trasportati, di solito, mediante il classico doppino) raggruppandoli assieme in un canale di comunicazione di gerarchia superiore nella struttura della rete. Il MUX-ADSL o DSLAM si compone di diversi modem ADSL e ricopre una funzione di adattamento tra la rete di accesso e quella di trasporto (rete ATM o Ethernet).
Il servizio asimmetrico di nuova generazione, basato sulla rete Ethernet, consentirà comunque di solito di raggiungere velocità più elevate permettendo di agganciare portanti fino a 20 Mbps. Con la vecchia rete ATM (TIM la sta via a via abbandonando aggiornando le centrali ADSL alla rete Ethernet…) spesso non si andava oltre i 7 Mbps in downstream.
Per la connettività in fibra ottica, invece, oltre a verificare che la centrale sia raggiunta dal servizio, è indispensabile che sia “coperto” anche l’armadio stradale di pertinenza.
I fogli elettronici di TIM indicano anche se una centrale sia eventualmente satura, in porte o in banda. In queste situazioni, la copertura ADSL o fibra è effettivamente presente ma il servizio non può essere al momento erogato.
In genere, in seguito a upgrade degli elementi di rete, questa condizione si risolve: indicazioni sulle tempistiche di solito sono presenti nell’ultima colonna più a destra dei fogli elettronici TIM.
Per approfondire, suggeriamo la lettura del nostro articolo Banda larga in Italia, dove manca e dove arriverà.
Per la verifica della copertura fibra ottica, il provider KPNQwest ha recentemente lanciato il servizio Fibermap.
Scegliendo regione, comune e indicando l’indirizzo esatto dell’utenza da controllare Fibermap indicherà quali servizi sono disponibili (sia ADSL che VDSL ossia su fibra ottica).
Cliccando sul link Dettagli, nel caso del servizio VDSL in fibra, Fibermap riporta anche l’identificativo dell’armadio stradale sul quale, verosimilmente, è attestata l’utenza e stima la distanza dall’armadio stesso e dalla centrale.
Si tratta di un’informazione importante perché se l’armadio stradale non fosse più distante di 150 metri dall’immobile da servire, usando la modalità FTTC si potranno trasferire dati fino a 200-500 Mbps ricorrendo alla tecnologia G.fast.
Per la copertura in fibra ottica, le voci da controllare sono VDSL e FTTH (il servizio FTTH – Fiber-to-the-Home è disponibile solo nelle grandi città dove il cavo fibra è portato fino al router dell’utente finale).
In molte zone non raggiunte neppure dal servizio VDSL FTTC (fibra fino all’armadio stradale), è tipicamente indicata la disponibilità del servizio Fibra ILC. È bene non farsi illusioni: con la sigla ILC viene fatto riferimento a un servizio di connettività erogato su fibra ottica che permette di raggiungere anche zone rurali ma è rivolte specificamente alle aziende ed è molto costoso se paragonato alle offerte commerciali che tutti conosciamo.
Molto simile è il servizio Planetel/IPCompany disponibile a questo indirizzo.
Il sistema, una volta inserito l’indirizzo d’interesse, controlla i servizi fibra e ADSL eventualmente disponibili e indica chiaramente – nel caso di ADSL se viene usata la rete ATM e/o Ethernet; nel caso della fibra se la connessione avviene via FTTC o FTTH.
Nella “scheda tecnica”, oltre ai dati su armadio stradale limitrofo e centrale di appartenza (anche qui con l’indicazione stimata delle distanze), viene anche fatta una stima sulla velocità raggiungibile in downstream e upstream su connessione ADSL e fibra.
I dati riportati vanno comunque presi con le pinze perché, soprattutto nelle zone periferiche e nei centri abitati di più piccole dimensioni, possono discostarsi dalle velocità riscontrate all’atto pratico.
Suggeriamo di portarsi nel pannello di configurazione del router ADSL/VDSL e verificare quanto indicato, nelle statistiche, accanto alla voce Attainable rate. Si tratta della stima sulla portante che il router a banda larga o ultralarga sarebbe in grado di agganciare.
Si tratta di un valore calcolato dal firmware del router che può comunque discostarsi dal reale ma che comunque dà un’idea delle potenzialità della linea anche sulla base di parametri quali attenuazione e SNR.