Open Fiber, società partecipata al 50% da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, operatore che non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale ma attivo esclusivamente sul mercato all’ingrosso (offre l’accesso alla sua rete a tutti gli operatori di mercato interessati), ha annunciato quali città saranno raggiunte per prime con la connettività in fibra ottica FTTH a 1 Gbps.
Le indicazioni di copertura appena pubblicate da Open Fiber sul sito ufficiale non si riferiscono ai primi due bandi Infratel Italia (per le aree bianche o a fallimento di mercato) di cui ormai si sta già (quasi) tutto bensì ai piani di sviluppo della società.
Nell’articolo Fibra ottica: Open Fiber chiarisce i suoi piani futuri avevamo fatto il punto sulla copertura in fibra di Open Fiber.
Oltre alle 12 città già raggiunte dalla fibra FTTH Open Fiber (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Perugia, Torino, Venezia), la società ha annunciato quest’oggi ulteriori 82 città (e non soltanto di grandi dimensioni): Alessandria, Ancona, Arezzo, Beinasco, Bergamo, Bollate, Brescia, Bresso, Brindisi, Buccinasco, Busto Arsizio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Cesano Boscone, Cesena, Cinisello Balsamo, Collegno, Cologno Monzese, Como, Cormano, Cornaredo, Corsico, Cusago, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Garbagnate Milanese, Grosseto, Grugliasco, Imola, La Spezia, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Matera, Messina, Modena, Moncalieri, Monza, Nichelino, Novara, Novate Milanese, Opera, Orbassano, Parma, Pavia, Pero, Pescara, Peschiera Borromeo, Piacenza, Pioltello, Pisa, Prato, Ravenna, Reggio di Calabria, Reggio nell’Emilia, Rho, Rimini, Rivoli, Rozzano, Salerno, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, San Lazzaro di Savena, Sassari, Segrate, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Settimo Torinese, Siracusa, Taranto, Terni, Treviso, Trezzano sul Naviglio, Udine, Varese, Venaria Reale, Verona, Vimodrone.
Entro il 2022 Open Fiber ha in programma di coprire un totale di 271 città italiane lungo l’intero stivale.
Al momento tutto tace per quanto riguarda il ventilato accordo tra Open Fiber e Acea per la città di Roma: Fibra ottica Open Fiber a 1 Gbps anche a Roma grazie all’accordo con Acea.
Open Fiber ha deciso di seguire le evoluzioni della tecnologia GPON (Gigabit Passive Optical Network) in modo tale da creare in Italia una rete alternativa, completamente in fibra, “a prova di futuro”.
Le tecnologie previste nello standard FTTH sono GPON che permette, sulla carta, di arrivare fino a 2,5 Gbps in downstream e 1,25 Gbps in upstream ma le future evoluzioni saranno le seguenti:
– XG-PON (10 Gbps in downstream/2,5 Gbps in upstream)
– XGS-PON (10 Gbps in downstream/10 Gbps in upstream)
– NG-PON2 (minimo 4×10 Gbps in downstream/2,5 Gbps in upstream)
Come primo passo, evidentemente, Open Fiber ha deciso di puntare sulla fibra FTTH e sulla tecnologia GPON per poi scalare verso l’alto.
Per consentire la raccolta delle utenze in modo efficiente Open Fiber ha introdotto un elemento di rete costituito da un armadio di permutazione (coincidente con il nodo PFS) che consente di collegare, in modo flessibile, ogni cliente con le risorse ottiche dell’operatore con cui l’utente ha sottoscritto il servizio.
In corrispondenza delle utenze da servire (abitazioni, uffici, aziende) vengono invece allestiti punti di terminazione detti PTA mentre a valle dei condomini PTE: Fibra ottica fino a 1 Gbps: la copertura Open Fiber cresce. Come vengono raggiunti i condomini.