Fastweb si mostra aggressiva ed in tema di connessioni in fibra ottica lancia un importante comunicato: dal 2016 fornirà ai propri clienti FTTC (Fiber-to-the-Cabinet) connettività da 100 a 500 Mbps. Un vero e proprio piano per estendere la copertura in fibra ottica a quanti più clienti possibile.
Grazie alla collaborazione con Alcatel-Lucent ed all’adozione di un mix di tecnologie (Vectoring, GFast e VDSL Enhanced), Fastweb spiega che renderà la banda ultralarga alla portata di molti più clienti rispetto a quanto avviene oggi (la società intende raggiungere con le connessioni in fibra ottica entro il 2020 circa 7,5 milioni di imprese e famiglie, pari a circa il 30% della popolazione).
Avevamo accennato al vectoring nell’articolo Fibra ottica Telecom: come funziona e come si configura che, seppur incentrato sull’offerta in fibra Telecom, contiene informazioni a valenza generale.
FTTC: costi più contenuti ed utenti più facilmente raggiungibili
Come più volte evidenziato anche nell’articolo Copertura fibra ottica: quello che c’è da sapere, nella configurazione FTTC l’operatore di rete porta la connessione in fibra ottica fino all’armadio stradale (generalmente, almeno nei centri abitati, non posizionato molto distante dalle utenze finali da servire).
Il restante tratto (dall’armadio al modem del cliente) resta invece realizzato utilizzando il già esistente doppino telefonico in rame.
Fastweb ammette che FTTC è la via migliore per portare l’ultra-broadband a quanti più italiani possibile. Rispetto ad una configurazione FTTH (Fiber-to-the-Home) ove il collegamento in fibra viene condotto fino al modem dell’utente, FTTC ha dei costi molto più facili da sostenere (pari al 25% rispetto a FTTH) ed è decisamente più semplice da implementare (la copertura della rete in fibra in modalità FTTC può così crescere molto più rapidamente).
Da Fastweb si spiega che la connettività in fibra FTTH può essere erogata solamente nelle aree metropolitane più densamente popolate mentre con FTTC si può arrivare a coprire anche località periferiche e piccoli paesi.
L’obiettivo a cui debbono guardare gli operatori è infatti quello fissato nell’Agenda digitale europea ossia disponibilità di connessioni a 30 Mbps per il 100% della popolazione entro il 2020.