Le prime avvisaglie qualche mese fa: adesso c’è quasi la certezza. La Commissione Europea potrebbe accingersi a multare Google che rischia una sanzione amministrativa fino a 6 miliardi di dollari, pari al 10% dei ricavi annuali dell’azienda.
L’accusa è, ancora una volta, quella di abuso di posizione dominante dopo le denunce presentate da diverse società concorrenti di Google. Nel centro del mirino vi sarebbero in particolare le ricerche locali sul motore di Mountain View: i tanti strumenti di Google, cioè, che permettono di individuare attività in ambito locale, di cercare ristoranti, alberghi, prodotti, e così via.
La questione sembrava ormai risolta con le aperture che vi furono all’inizio dello scorso anno (UE: Google aprirà ai concorrenti sul suo motore di ricerca) ma Joaquin Almunia – commissario europeo col portafoglio della Concorrenza – ha recentemente preparato una doccia fredda per il colosso fondato da Larry Page e Sergey Brin: Google, nuovo braccio di ferro con l’antitrust europea.
Secondo quanto riportato oggi dal Wall Street Journal, la Commissione Europea avrebbe richiesto, alle aziende che hanno denunciato Google, l’autorizzazione per rendere pubblici aspetti strettamente confidenziali della vicenda.
Stando alla valutazione degli esperti, una mossa del genere farebbe presagire l’arrivo di una sanzione nei confronti di Google.
L’ultimo importante precedente è quello di Microsoft che nel 2012 dovrebbe versare una sanzione pari a 1,7 miliardi di dollari. Nel caso di Google, comunque, è ancora possibile un accordo che eviti la multa miliardaria.