Tutti gli operatori di telefonia mobile mettono generalmente a disposizione dell’utenza offerte Internet con un traffico dati limitato. Ciò significa che, superata la soglia dati imposta (di solito dell’ordine di 1, 2 o 4 GB, anche se stanno finalmente spuntando offerte più “permissive”, soprattutto in ambito business), saranno applicati i prezzi di listino oppure, come di solito accade, la velocità di download viene abbassata a 32 kbps.
Utilizzare la connessione in mobilità a 32 kbps significa poter scaricare scaricare dati dalla Rete ad un massimo di 4 KB/s, una velocità irrisoria. “Cadere” improvvisamente da una connessione LTE/4G (fino a 12,5 MB/s in download; per non parlare del 4G Plus ed, in futuro, del 4G++), HSDPA 42 Mbps (5,25 MB/s in download) o anche semplicemente HSPA+, HSPA o 3G (con il 3G si arriva comunque minimo fino a 48 KB/s in download) a 32 kbps (4 KB/s) significa non riuscire a fare quasi più nulla, tranne che inviare e ricevere messaggi di testo (messaggistica istantanea).
Suggeriamo anche la lettura dell’articolo Cosa significano le icone GPRS, E, 3G, H, H+, LTE sugli smartphone.
Ecco quindi che diventa d’importanza cruciale, mentre si è in mobilità, poter ridurre il traffico dati in 3G e LTE così da allontanare il più possibile il raggiungimento della soglia dati imposta dall’operatore di telefonia mobile.
Nell’articolo Consumare meno dati in 3G o LTE, anche in tethering abbiamo visto come ridurre il traffico dati in 3G o LTE allorquando si decidesse di utilizzare il dispositivo mobile in tethering, ossia condividendo la connessione dati con altri sistemi (ad esempio un notebook; vedere Tethering WiFi su Android non funziona: ecco come risolvere).
Ma com’è possibile, invece, ridurre il traffico dati su Android in 3G o LTE?
Consumare meno dati su connessione 3G/LTE con Android
Nel nostro precedente articolo Ridurre il consumo di dati su Android abbiamo già a suo tempo offerto alcuni consigli per consumare meno dati su connessione 3G o LTE con Android.
I suggerimenti sono essenzialmente i seguenti:
1) Utilizzare un browser web, sul dispositivo mobile, che permetta di comprimere i dati scambiati con i server remoti. Chrome per Android, ad esempio, dispone di una comoda funzionalità aggiuntiva che consente di comprimere tutti i dati che compongono le varie pagine web e che non siano distribuiti attraverso il protocollo HTTPS.
2) Disattivare il download di eventuali aggiornamenti da Google Play quando si usa una connessione dati in mobilità.
3) Disabilitare la sincronizzazione automatica degli account impostati sul dispositivo mobile Android quando si sta adoperando la connessione dati mobile.
Un ulteriore valido suggerimento, però, può essere anche l’installazione e l’utilizzo dell’applicazione gratuita per Android Opera Max.
Opera Max è stato infatti appena rilasciato in una nuova versione, ampiamente rinnovata, dalla software house norvegese Opera.
Rispetto alla precedente versione, Opera Max è compatibile anche con le reti WiFi e consente ora di bloccare il trasferimento dati da parte di applicazioni specifiche.
Opera Max è in grado di comprimere i dati, durante l’utilizzo della connessione di rete, facendoli transitare attraverso la VPN di Opera. Tale VPN (per sapere cos’è una VPN, suggeriamo la lettura degli articoli Reti VPN: differenze tra PPTP, L2TP IPSec e OpenVPN e VPN free con Tunnelbear per Chrome e dei servizi correlati), attraverso una serie di ottimizzazioni (compressione) sui dati in transito, consente all’utente di ridurre il quantitativo di dati scambiati.
È esattamente il concetto che regola il funzionamento di Riduci l’utilizzo dei dati nell’app Google Chrome, con la differenza che Chrome può comprimere solamente i dati scambiati attraverso il browser mentre Opera Max svolge la sua azione sulla totalità delle app installate sul dispositivo mobile Android.
Va detto, comunque, che Opera Max – così come qualunque altra soluzione similare – non è in grado (e, d’altra parte, non potrebbe esserlo a meno di non minare alla base la sicurezza delle connessioni di rete effettuate utilizzando algoritmi crittografici; un po´ come faceva Superfish: Famosi siti di download usano adware come Superfish) di comprimere i dati scambiati attraverso connessioni HTTPS, indipendentemente dall’applicazione che le stia realizzando.
Il risparmio in termini di traffico dati si concretizza quindi solamente sulle connessioni effettuate “in chiaro”, senza utilizzare algoritmi crittografici.
Ciò premesso, Opera Max consente di comprimere non soltanto il traffico web ma anche video, conversazioni vocali, materiali scambiati via chat, dati inviati e ricevuti dalle singole applicazioni, a patto che non usino la cifratura.
Nel caso dei video, i benefici di Opera Max si vedono subito perché, grazie al quantitativo di dati ridotto che viene veicolato sul dispositivo mobile dell’utente, i contenuti multimediali appaiono prima, con meno attese ed un numero minore di interruzioni.
Cliccando su Inizia a risparmiare, indipendentemente dal fatto che si stia usando la connessione dati dell’operatore di telefonia mobile od un collegamento WiFi, Opera Max attiverà l’utilizzo dalla sua VPN sul dispositivo Android e tutto il traffico dati passerà attraverso di essa tanto che, aprendo il browser web – qualunque sia l’app preferita – e collegandosi con il sito DNSStuff non si vedrà più l’indirizzo IP assegnato dall’operatore di telefonia mobile oppure l’IP pubblico della connessione WiFi in uso ma si leggerà un indirizzo norvegese (Opera ha sede, appunto, in Norvegia).
Dopo aver toccato Inizia a risparmiare, Android visualizzerà il seguente messaggio d’allerta:
Per proseguire, ed iniziare ad usare Opera Max, bisognerà necessariamente spuntare la casella Considero questa applicazione attendibile e toccare OK.
Nell’area delle notifiche di Android apparirà l’icona di una piccola chiave, a conferma che tutto il traffico dati passa adesso attraverso una connessione VPN (la VPN di Opera, in questo caso).
Utilizzando qualunque app Android, la schermata principale di Opera Max indicherà il traffico dati che verrà via a via risparmiato grazie alla compressione in tempo reale.
Che senso ha utilizzare Opera Max con una connessione WiFi e non, quindi, con la connessione dati dell’operatore di telefonia mobile?
Nel caso in cui si utilizzasse una WiFi pubblica, Opera Max fa sì che altri utenti, ugualmente collegati alla medesima connessione wireless, non possano spiare ed intercettare i dati trasmessi in chiaro. L’impiego della rete VPN di Opera e, di conseguenza, la creazione di un “tunnel” cifrato tra dispositivo mobile e server remoti, fa sì che nessun dato viaggi in chiaro attraverso la WiFi.
Oltre al dato complessivo, Opera Max indica quali applicazioni sono più fameliche e che quindi hanno maggiormente impegnato la connessione (mobile o WiFi).
Accedendo al menu principale di Opera Max, ed è questa la seconda grande novità dell’ultima versione della app, quindi toccando App bloccate, si può inibire l’accesso alla rete Internet da parte di una o più applicazioni installate sul telefono o sul tablet.
Non è necessario che un’app abbia già scambiato dei dati per bloccarla: Opera Max visualizza infatti la lista di tutte le applicazioni presenti sul dispositivo mobile.
Per ciascuna di esse, è possibile decidere se impedirle di inviare e ricevere dati in Rete solo attraverso la connessione dati mobile oppure anche o soltanto attraverso la WiFi.
Per disattivare Opera Max, è sufficiente toccare le icone raffiguranti uno “zip” (in alto a destra nella schermata dell’app).
In alternativa, per disconnettersi completamente dalla rete VPN di Opera, basta accedere all’area delle notifiche di Android, selezionare VPN attivata da Opera Max quindi toccare Disconnetti.