La copertura in fibra ottica FTTH (Fiber-to-the-Home) si sta facendo via via sempre più estesa sotto la spinta degli interventi effettuati sia da Open Fiber (nell’ambito del piano di sviluppo con investimenti privati dell’azienda e con sovvenzioni pubbliche per quanto riguarda le aree bianche del Paese; vedere Prima in Europa Open Fiber offre 10 Gbps simmetrici ai suoi clienti) che da FiberCop, newco costituita tra TIM, Fastweb e il fondo Kkr con il sostegno di altri operatori (TIM descrive la struttura che assumerà la rete secondaria passando con FiberCop dal rame alla fibra) che ha rilevato anche le attività di Flash Fiber.
Una volta realizzata o aggiornata la rete per erogare la connettività FTTH (il cavo fibra arriva fino al router dell’utente finale), il servizio viene erogato dai vari operatori di telecomunicazioni che propongono un ampio ventaglio di offerte sia per i privati che per le realtà commerciali.
C’è un aspetto, però, del quale si parla poco: alcune offerte FTTH non prevedono il servizio voce o comunque è attivabile opzionalmente solo dietro richiesta presentata dall’abbonato.
Se prima si utilizzava una connessione FTTC/FTTE (fibra misto rame) o una classica ISDN/RTG (con una eventuale ADSL attiva), passando alla fibra FTTH si potrebbe voler conservare anche il numero telefonico utilizzato.
Per attivare la portabilità del numero di telefono indipendentemente dall’operatore usato in precedenza è fondamentale richiedere l’operazione al momento della stipula del nuovo contratto FTTH.
Gli operatori che offrono il servizio di connettività FTTH chiedono di esprimere la volontà di attivare anche il “servizio voce” al momento della prima sottoscrizione dell’abbonamento indicando numero telefonico “da portare” e corrispondente codice di migrazione rilevabile sull’ultima fattura ricevuta.
Soltanto dopo che la portabilità del numero sarà andata a buon fine si potrà inviare la disdetta al precedente operatore di telecomunicazioni. Diversamente, si potrebbe rischiare di perdere il numero.
E se il provider che offre FTTH non propone il “servizio voce”?
In questi casi il modo migliore per procedere consiste nel richiedere la portabilità del numero verso un provider che offre servizi di telefonia VoIP: anche in questo caso bisognerà ovviamente dotarsi del codice di migrazione corretto.
Attivando il servizio VoIP presso un fornitore “ad hoc” (ad esempio MessageNet, Irideos,…) si potranno continuare a effettuare e ricevere chiamate utilizzando la connessione dati FTTH.
Dotandosi di un modem router come il Fritz!Box sarà possibile gestire anche le numerazioni VoIP dallo stesso dispositivo che si usa per stabilire la connessione FTTH.
Diversamente si possono usare centralini (PBX) VoIP o singoli telefoni VoIP collegabili al router via cavo Ethernet o WiFi.
In ogni caso basterà specificare i parametri SIP e le credenziali di autenticazione fornite dal provider VoIP per essere subito operativi e continuare a usare la vecchia numerazione telefonica.
Alcuni operatori VoIP precisano che se alla numerazione telefonica che si vuole migrare fosse associata una ADSL oppure connettività fibra misto rame, molto probabilmente si perderà contestualmente tale servizio (consultare i termini e le condizioni di ogni singolo provider). Il consiglio è quello di procedere quando si è davvero pronti per il passaggio alla FTTH.