Da un po’ di tempo a questa parte gli avvisi di pagamento emessi e inviati da diversi creditori hanno tutti un minimo comune denominatore: viene citato PagoPA.
PagoPA è un sistema di pagamento messo a punto per gestire in maniera unificata le transazioni a favore delle Pubbliche Amministrazioni e degli enti gestori di pubblici servizi in Italia.
Precedentemente gestito da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) PagoPA è sotto il pieno controllo dell’omonima società pubblica.
PagoPA è nato da un lato per sollevare gli enti pubblici dai costi e dai ritardi propri dei metodi di incasso tradizionali, dall’altro con l’obiettivo di facilitare le cose a cittadini e imprese che possono utilizzare un unico strumento per effettuare i versamenti.
Nonostante PagoPA esista già da qualche tempo soltanto nei periodi più recenti sono cominciati ad arrivare avvisi per il pagamento elettronico dei corrispettivi richiesti. Perché?
Perché tutte le Pubbliche Amministrazioni sono state chiamate ad attrezzarsi per l’utilizzo della piattaforma entro il 28 febbraio 2021.
Stessa scadenza valeva per i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) che sono tenuti a utilizzare esclusivamente la piattaforma PagoPA per per i pagamenti verso le Pubbliche Amministrazioni.
Cos’è PagoPA in breve e come funziona
PagoPA è, come detto, una piattaforma unificata per la gestione dei pagamenti in favore delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi in Italia.
Si tratta di una soluzione alla quale hanno aderito istituti bancari e aziende impegnate nell’erogazione di servizi per i pagamenti digitali e le transazioni finanziarie.
Di per sé PagoPA non è un sito per pagare gli avvisi che si ricevono quanto piuttosto lo strumento che gestisce il backend delle operazioni di pagamento in favore dei vari enti. Sul sito ufficiale di PagoPA non si trova alcun form per il pagamento dei corrispettivi dovuti, richiesti per email o in forma cartacea.
Sono invece i PSP a mettere a disposizione di cittadini e imprese gli strumenti di pagamento veri e propri che a loro volta dialogano con la piattaforma PagoPA.
L’elenco dei PSP PagoPA contiene centinaia di nomi di soggetti ai quali è possibile rivolgersi per pagare un avviso.
La difficoltà di molti consiste nell’individuare una metodologia per pagare con PagoPA online senza muoversi fisicamente da casa o dall’ufficio.
Gli avvisi PagoPA possono essere certamente pagati in banca, presso gli uffici postali, in ricevitoria, dal tabaccaio, presso i supermercati o utilizzando una postazione ATM (Bancomat) ma la comodità è proprio quella di saldare un debito usando solo il PC o lo smartphone. Come fare?
Pagare con PagoPA online usando PC e smartphone
Per pagare con PagoPA senza muoversi da casa o dall’ufficio è possibile utilizzare alcune soluzioni, tutte ugualmente valide, che però potrebbero non risultare di facile individuazione. Proviamo a riassumere di seguito quelle principali.
1) Usare i servizi di home banking e le app degli istituti di credito. Non tutte le banche si sono ancora attrezzate ma accedendo ai servizi di home banking dei singoli istituti di credito si deve cercare il logo di PagoPA o un riferimento a questo sistema di pagamento.
Da smartphone di solito basta installare l’app di home banking e cercare anche in questo caso la presenza di riferimenti a PagoPA nella sezione Pagamenti.
2) Utilizzare Paga Online di Poste Italiane. Accedendo alla pagina Paga Online quindi cliccando su Paga in corrispondenza del riquadro PagoPA è possibile effettuare il login con le proprie credenziali create sul sito di Poste oppure accedere con la propria identità digitale SPID (a patto di usare PosteID come gestore dell’identità o IdP; maggiori informazioni nell’articolo che spiega come funziona SPID e a cosa serve).
3) Usare Mooney di SisalPay. Il servizio Mooney, accedendo a questa pagina, consente di indicare le informazioni dell’avviso PagoPA da pagare. Anche in questo caso è richiesta la registrazione di un account personale.
4) Pagare con SatisPay con il riconoscimento del codice QR. Tutti gli avvisi di pagamento PagoPA integrano anche un codice QR che dispensa l’utente dal dover inserire tutti i dati richiesti.
Installando l’app SatisPay per Android o per iOS basta accedere alla sezione Servizi, toccare il riquadro PagoPA quindi inquadrare con la fotocamera dello smartphone il codice QR stampato sull’avviso di pagamento.
Per usare SatisPay, anche per pagare con PagoPA, si deve tuttavia attivare un conto confermando IBAN e inviando un documento d’identità.
5) Effettuare un pagamento tramite CBILL. CBILL è uno dei canali abilitati sulla piattaforma PagoPA: è quindi possibile utilizzare anche questo strumento per pagare online direttamente dagli strumenti di home banking.
In questo caso è sufficiente cercare anziché il logo PagoPA quello di CBILL o comunque un esplicito riferimento a questo sistema di pagamento. Ne parlavamo nell’articolo in cui spieghiamo come pagare i bollettini online in modo semplice e sicuro con CBILL.
6) Verificare il funzionamento del sito o dell’app dell’ente creditore. Alcuni creditori mettono a disposizione un loro strumento di pagamento accessibile via Web o tramite app dedicata che è capace di interfacciarsi con PagoPA.
Prima di cercare altrove, quindi, spesso vale la pena controllare la disponibilità di uno strumento di pagamento messo a punto proprio dall’ente creditore.
7) Controllare la disponibilità di una piattaforma per i pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione gestita dagli enti locali. Alcune Regioni mettono a disposizione dei cittadini una piattaforma per gestire i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione facendo da intermediari per il sistema PagoPA.
Sono però supportati ed elaborati solamente i pagamenti verso creditori dislocati nell’ambito della medesima regione.
In Veneto, in Calabria e in Puglia, ad esempio, c’è il portale MyPay; in Lombardia Pagamenti in Lombardia; in Toscana Iris; in Sardegna PagoPASardegna; in Umbria PagoUmbria; in Liguria Pago Liguria; in Basilicata PagoPA Regione Basilicata; nelle Marche Marche Payment; in Piemonte PiemontePay; in Valle d’Aosta Pagamenti OnLine; in Friuli Venezia Giulia Pagamenti online – Servizio pagamenti; in Molise UrbiPay e così via.
8) Usare l’app IO per i pagamenti PagoPA
Entro il 28 febbraio 2021 tutte le Pubbliche Amministrazioni sono state chiamate ad avviare i progetti di trasformazione digitale necessari per rendere disponibili i propri servizi sull’app IO per i dispositivi mobili.
Per pagare gli avvisi PagoPA con IO basta effettuare l’autenticazione (ad esempio con SPID o CIE Carta d’Identità Elettronica; questa seconda opzione è l’ideale per tutti gli utenti possessori di un dispositivo dotato di chip NFC), toccare l’icona Portafoglio in basso quindi il pulsante Paga un avviso.
Il passo successivo consiste semplicemente nell’inquadrare il codice QR dell’avviso di pagamento PagoPA quindi selezionare il metodo di pagamento preferito.
Tutti i servizi chiederanno di inserire il codice avviso e il codice fiscale dell’ente creditore prima di procedere al pagamento con PagoPA. Tali informazioni vengono lette e acquisite automaticamente se il pagamento PagoPA viene richiesto da smartphone tramite la lettura del codice QR stampato sull’avviso.
Nel caso dei pagamenti con CBILL viene invece richiesto il “codice CBILL” e il nome del creditore da selezionare da un elenco.
A seconda del PSP prescelto il pagamento avverrà con addebito in conto (i.e. home banking), con carta di credito, con carta di debito o con altri strumenti come PayPal o SatisPay.
L’app IO supporta un numero più limitato di strumenti di pagamento ma sono comunque annoverate tutte le carte di credito e di debito. I metodi di pagamento supportati da IO sono comunque in continuo aggiornamento e si sa già che in futuro l’applicazione abbraccerà anche Google Pay ed Apple Pay. Forse anche PayPal.