Ai tanti servizi per la condivisione di file di grandi dimensioni si aggiunge anche il nuovo Wormhole. Visitando il sito web del servizio chiunque può caricare un file di dimensioni fino a 10 GB e ottenere un link per consentirne il download a soggetti terzi ad alta velocità.
Lanciando il guanto di sfida ai nomi più noti, gli sviluppatori di Socket, società con sede a Stanford (California), ricordano che servizi come Dropbox possiedono la chiave per decodificare i file degli utenti: i dati viaggiano cioè in forma cifrata tra i dispositivi client degli utenti e i server cloud (e viceversa) ma possono essere decodificati con una chiave che il fornitore del servizio conosce.
Wormhole genera invece le chiavi crittografiche sui dispositivi degli utenti quindi non viene mai a conoscenza di queste informazioni. La chiave di decodifica è inserita direttamente in fondo al link che Wormhole genera dinamicamente e che può essere trasferito via email, client di messaggistica istantanea o altri strumenti di comunicazione a chi deve scaricare il file.
Tutto quanto caricato sui server cloud di Wormhole (abbiamo verificato che il servizio si appoggia allo storage di BackBlaze B2) non può essere riportato in chiaro né dai gestori della piattaforma né da altri soggetti. Inoltre, tutti i file vengono automaticamente eliminati dai server di Wormhole a distanza di 24 ore dall’upload.
Già al momento dell’upload del file, l’utente può subito fare clic su Copy link per ottenere l’URL da comunicare agli altri soggetti oppure selezionare Share per usare gli strumenti di condivisione integrati a livello di sistema operativo sia su desktop che sui dispositivi mobili.
Prerogativa di Wormhole è la funzionalità chiamata instant file streaming: i destinatari del file non devono attendere il completamento dell’upload da parte del mittente ma possono già avvantaggiarsi nell’attività di download usando il link ricevuto.
Al momento Wormhole non consente comunque né di proteggere i file caricati con una password né impostare limiti sul download dei file (numero di persone che possono scaricarlo; restrizioni temporali).
A parte questo Wormhole funziona bene e soprattutto è di immediato utilizzo non richiedendo alcuna forma di registrazione.
Nel prossimo futuro, una volta raggiunta una buona base di utenti, saranno presentate versione premium (a pagamento) di Wormhole che consentiranno il caricamento e la condivisione di file di dimensioni superiori a 10 GB proponendo inoltre una serie di caratteristiche avanzate.
In questa pagina gli sviluppatori di Wormhole si limitano a un confronto con Dropbox e WeTransfer.
Né Dropbox né WeTransfer usano la crittografia end-to-end: ciò significa, scrive Wormhole, che “enti governativi, impiegati infedeli e criminali informatici (in caso di eventuali “data breach”) possono accedere ai dati degli utenti“.
Dropbox, inoltre, può effettuare la scansione del contenuto dei file degli utenti condividendo eventualmente le informazioni raccolte con “affiliati” e “terze parti”, almeno stando ai termini di utilizzo del servizio.
WeTransfer richiede di specificare un indirizzo email per avviare la condivisione mentre Dropbox necessita di una serie di informazioni aggiuntive.
Per maggior sicurezza, comunque, anche su Wormhole si possono crittografare in proprio i file usando 7-Zip e una chiave conosciuta soltanto dal mittente e dal destinatario. Spieghiamo come si fa nell’articolo Come aprire, gestire e proteggere i file Zip.
Scegliendo il formato 7z, specificando una password per la crittografia AES-256 e spuntando la casella Crittografa i nomi dei file si potrà fidare sul massimo livello di sicurezza possibile. Un utente che dovesse in qualche modo intercettare il link per il download tramite Wormhole non conoscerà la password per la decodifica del file compresso con 7-Zip e non potrà neppure risalire ai nomi dei file e delle cartelle presenti nell’archivio.
Strumenti alternativi per inviare file di grandi dimensioni sono presentati nel nostro articolo Come inviare file pesanti via email.