Uno degli aspetti che non vanno mai trascurati quando si installa un router WiFi è la corretta scelta del suo posizionamento. Un router WiFi o un access point andrebbero posizionati preferibilmente al centro dell’edificio da servire, mai negli interrati.
Particolare attenzione dovrebbe essere poi riposta sulla presenza di muri in cemento armato, suddivisioni in cartongesso, cartine geografiche, carte e cartoni ed elementi in metallo hanno un elevato grado d’assorbimento e costituiscono gli ostacoli più importanti per una corretta diffusione del segnale wireless.
Per amplificare il segnale WiFi si possono quindi utilizzare diverse metodologie:
– Riposizionare, ove possibile, il router WiFi scegliendo una posizione più centrale.
– Orientare le antenne del router (che sono omnidirezionali) in maniera corretta, secondo le zone da servire. Va ad esempio tenuto presente che tali antenne irradiano sui piani perpendicolari all’antenna stessa. Tenendo l’antenna verticale, il segnale non si irradierà praticamente per nulla verso l’alto e verso il basso.
Per approfondire, suggeriamo la lettura dell’articolo Come scegliere una antenna WiFi.
– Per amplificare il segnale WiFi non si può aumentare la potenza trasmissiva oltre un certo limite che in Italia è fissato a 20 dBm/100 mW EIRP sulle frequenze dei 2,4 GHz e 30 dBm sui 5 GHz. Agire sul parametro router region può essere quindi utile per amplificare il segnale WiFi ma potrebbe non essere lecito nel nostro Paese: Router region, differenze tra le impostazioni regionali.
L’aspetto sul quale si può invece lavorare è il “guadagno” tenendo presente però che tanto più è elevato il valore del guadagno in dBi tanto più l’antenna irradierà il segnale in una ben specifica direzione.
Se il router WiFi consentisse l’installazione di un’antenna esterna con maggior guadagno, potrebbe essere quindi sensato valutarne l’adozione.
Esistono sia antenne pensate per uso “al chiuso” (indoor) che antenne per utilizzo outdoor come, ad esempio, il collegamento di più sedi di una stessa azienda o di più edifici di un privato (vedere, a tal proposito, Realizzare un collegamento WiFi a lunga distanza.
In questa pagina alcuni esempi di antenne indoor mentre a questo indirizzo alcuni modelli installabili all’aperto (molti dei vari articoli sono reperibili su Amazon).
– Adottare eventualmente un repeater o extender WiFi che consentono di “replicare” il segnale wireless del router e raggiungere anche le zone interne ed esterne normalmente di difficile copertura.
Nell’articolo Aumentare la copertura della rete WiFi e nel successivo Estendere WiFi, tutte le soluzioni applicabili, abbiamo visto come amplificare il segnale WiFi usando un repeater.
Si tratta di dispositivi solitamente molto economici che comunque offrono l’opportunità di estendere la copertura della rete WiFi. All’atto pratico, non si parla di amplificare il segnale WiFi ma di irradiare un nuovo segnale.
Il repeater, infatti, si collegherà come un normale dispositivo client al router WiFi e potrà essere usato per “rilanciare” il segnale usando ad esempio lo stesso SSID della rete.
In questo modo, i dispositivi client non rileveranno alcuna differenza nel collegarsi al repeater o al router WiFi.
Il repeater, poi, non necessariamente deve costruire una “sottorete”: gli IP privati locali, infatti, possono essere assegnati dinamicamente sempre dal router WiFi. In questo modo, il repeater sarà un dispositivo completamente trasparente (ci si assicuri di disattivare il server DHCP su tale device lasciandolo in essere solo sul router).
Nella scelta del repeater bisognerà prediligere quei prodotti che constano di un indicatore a led utile per definire il corretto posizionamento del dispositivo evitando le zone dove il segnale WiFi arriva a fatica.
È bene altresì preferire i repeater che sono dotati di almeno una porta Gigabit Ethernet: così facendo vi si potrà collegare direttamente un dispositivo mediante cavo ethernet oppure uno switch multiporta (fatta salva, ovviamente, la possibilità di connettersi alla rete via WiFi).
Il repeater, poi, dovrebbe permettere il dual-band simultaneo offrendo la possibilità di collegarsi al router usando le bande di frequenza su 2,4 GHz oppure sui 5 GHz (Che differenza c’è tra WiFi 2,4 GHz e 5 GHz?).
– Valutare eventualmente l’utilizzo di dispositivi Powerline, meglio se WiFi, che permettono di trasferire i dati appoggiandosi alla rete elettrica interna all’edificio (ne avevamo parlato anche nell’articolo Superare le limitazioni di una rete wireless allestendo una Powerline aziendale o domestica).
Scegliendo almeno una coppia di dispositivi Powerline WiFi, si può far sì che i dati tra i due device viaggino attraverso la rete elettrica, fino al router, e che uno dei due diventi di fatto un access point WiFi.
– Sempre nell’ottica di amplificare il segnale WiFi, per farsi un’idea del livello di segnale nelle varie zone da coprire, è possibile ricorrere all’app Android Analizzatore WiFi presentata nell’articolo Aumentare la copertura della rete WiFi.
Per generare una vera e propria heatmap, ossia una mappa di calore con l’indicazione grafica delle aree in cui il segnale è più forte e dove è più debole, si può invece utilizzare l’ottimo Ekahau Heatmapper.
Scaricabile da qui in versione gratuita, Heatmapper non soltanto restituisce tutte le informazioni sugli hot spot WiFi rilevati nelle vicinanze ma permette di costruire una mappa di copertura del segnale WiFi.
Il consiglio è quello di munirsi di una planimetria dell’edificio e, dopo aver installato il programma su un notebook Windows, fare clic su I have a map.
A questo punto, ci si dovrà muovere sulla mappa cercando di seguire il perimetro dei vari ambienti. Per ciascun movimento che si effettuerà camminando, bisognerà indicare la direzione in cui ci si sta spostando premendo il tasto sinistro del mouse.
Ogni volta che ci si fermerà, si dovrà premere il tasto destro del mouse.
Si otterrà così una mappa piuttosto precisa dell’andamento del segnale non soltanto per il router e gli eventuali repeater di proprietà ma anche per le reti vicine.
Per visualizzare la mappa del segnale WiFi di ogni singolo router rilevato dal programma, basterà infatti farvi clic.