HDMI 2.1 è la più recente versione dello standard utilizzato per trasportare dati video non compressi e dati audio digitali compressi o non compressi tra dispositivi compatibili. La sigla sta per High Definition Multimedia Interface e le specifiche sono definite da HDMI Forum, organizzazione che si occupa dello sviluppo e delle successive evoluzioni della tecnologia guardando con particolare attenzione all’aspetto interoperabilità.
Nell’articolo HDMI 2.1, come funziona e quando ce ne sarà bisogno abbiamo messo in evidenza le principali novità dell’ultima incarnazione dello standard HDMI spiegando anche quando vi è la necessità di usare un cavo di nuova generazione.
Con l’arrivo delle nuove console (Xbox Series X e PlayStation 5) e in futuro delle schede grafiche NVidia e AMD i requisiti in termini di banda tenderanno a crescere sempre di più.
Se in ambito multimediale il passaggio all’8K sarà più semplice, in altri ambiti (come quello gaming) la migrazione richiederà ancora del tempo. A sostenerlo è proprio Microsoft: Il capo del progetto Xbox crede poco al passaggio alla risoluzione 8K.
In ogni caso, grazie a HDMI 2.1, in futuro sarà possibile trasferire un segnale 8K non compresso a 60 fps con una profondità di colore pari a 12 bit spingendosi in seguito fino al 10K a 120 fps.
Come riconoscere un cavo HDMI 2.1 ed evitare l’acquisto di prodotti “fasulli”
I nuovi cavi HDMI 2.1 non vengono espressamente venduti come tale bensì con l’appellativo Ultra High Speed.
Fonte: HDMI Licensing Administrator
Per assicurarsi di acquistare un cavo HDMI di qualità è quindi importante andare alla ricerca dell’ologramma Ultra Certified Cable e del codice QR sulla confezione: queste due informazioni attestano che il prodotto è stato realizzato rispettando gli standard minimi fissati e che è certificato da HDMI Licensing Administrator (HDMI LA) ovvero l’agente incaricato da HDMI Forum di accordare l’utilizzo in licenza delle specifiche HDMI 2.1.
I cavi di questo tipo costano un po’ più rispetto ad altre alternative disponibili sui siti di ecommerce come Amazon ma assicurano la possibilità di beneficiare di tutte le caratteristiche avanzate di HDMI 2.1.
Per controllare che il cavo HDMI 2.1 che si è acquistato sia certificato e risponda alle specifiche fissate dallo standard è possibile scaricare e installare l’app di controllo sviluppata e pubblicata da HDMI LA disponibile nelle versioni per Android e per iOS.
L’app si chiama HDMI Cable Certification e permette di verificare qualunque cavo semplicemente inquadrando con la fotocamera ologramma e codice QR presenti sulla confezione. L’applicazione è piuttosto “asciutta”: non fornisce informazioni tecniche su ciascun cavo ma si limita a controllare se è certificato o meno.
Nel caso in cui il cavo non fosse rispondente alle specifiche HDMI 2.1 potrà essere eventualmente restituito (su Amazon Italia si può ad esempio far valere il diritto di reso gratuito). Lo stesso nome del cavo dovrà essere comunque stampato sulla guaina esterna.
Nel caso in cui il cavo fallisca il test eseguito con l’applicazione o non ci sia un’etichetta sulla confezione significa che non è stato provato da parte di HDMI LA. Il cavo risulterà funzionante nella stragrande maggioranza delle situazioni ma non vi sarà alcuna garanzia che lo stesso possa trasferire dati a 48 Gbps come stabilito nello standard HDMI 2.1.
Spendere un po’ di più per un cavo HDMI è sempre buona cosa: si eviterà una causa di possibili problemi soprattutto quando nel proprio impianto fossero presenti un ricevitore o una soundbar. Un’immediata evidenza si avrà nel momento in cui si andrà ad utilizzare un cavo HDMI 2.0b con una configurazione che supera i 18 Gbps gestiti da questa specifica versione dello standard.
Almeno allo stato attuale non si riscontreranno problemi fintanto che non si utilizzeranno titoli (i.e. videogiochi) su Xbox Series X o PlayStation 5 che funzionano con una risoluzione 4K a 120 Hz, oggi ancora pochissimi. In questi casi lo schermo potrebbe rimanere nero o potrebbero presentarsi artefatti e difetti visivi sulle varie immagini.
Potrebbero anche verificarsi fenomeni di flickering o errori facenti riferimento a problemi in fase di handshake.
Acquistare un cavo economico per effettuare una connessione HDMI è spesso una tentazione per molti. Tipi di cavi di scarsa qualità possono essere fonte di problemi soprattutto su distanze più lunghe: più il cavo HDMI è lungo, infatti, maggiore è il rischio che il segnale possa degradarsi prima di arrivare a destinazione. Per questo motivo il cavo HDMI migliore è sempre quello più corto che si adatta ai requisiti da assolvere in termini di banda.
Per gestire risoluzioni 4K a 120 Hz è bene non utilizzare cavi HDMI più lunghi di 3 metri; per le risoluzioni inferiori si possono scegliere cavi di lunghezza fino a 10 metri.
I cavi HDMI basati su fibra ottica dovrebbero consentire l’ottenimento di prestazioni elevate su distanze più lunghe ma al momento non sono stati ancora immessi sul mercato.
Da ultimo è bene considerare che dispositivi come le schede grafiche NVidia RTX 20 e le console Xbox One X e PlayStation 4 Pro sono ancora limitate alle abilità dello standard HDMI 2.0b: non si otterranno quindi benefici usando un cavo HDMI 2.1 – pardon – Ultra High Speed. Inoltre gli attuali dispositivi compatibili HDMI 2.1 forniscono tutti un cavo all’interno della confezione.
Per quanto riguarda il supporto delle specifiche HDMI 2.1 siamo infatti ancora agli inizi: Xbox Series X, PlayStation 5 e le schede grafiche NVidia della serie 30 sono i primi prodotti compatibili che hanno raggiunto il mercato. Soltanto pochi modelli di TV fabbricati tra il 2019 e il 2020 sono a loro volta compatibili.