Chrome si accinge a ridurre ancora i tempi di caricamento delle pagine web. Nel canale Canary, versione sperimentale di Chrome che anticipa gran parte delle funzionalità che verranno successivamente integrate nel browser, è stato da poco introdotto il supporto per l’algoritmo Brotli.
Si tratta di un algoritmo che, come l’attuale Zopfli, introdotto circa 3 anni fa, si occupa di comprimere i vari elementi componenti le singole pagine web.
Rispetto al meccanismo usato oggi da Chrome, il nuovo Brotli viene accreditato di una migliore abilità nella compressione dei contenuti: dal 20 al 26% in più.
Gli ingegneri di Google si augurano che l’algoritmo Brotli possa essere presto integrato anche in altri browser. Zopfli è stato in questi anni integrato, ad esempio, in diverse soluzioni per la compressione, negli strumenti per l’ottimizzazione dei file PNG e nei meccanismi per il precaricamento dei contenuti web.
Coloro che volessero provare il caricamento veloce delle pagine web con l’algoritmo Brotli, possono scaricare ed installare l’ultima versione di Canary e digitare l’URL chrome://flags#enable-brotli
nella barra degli indirizzi.
Maggiori dettagli sono reperibili a questo indirizzo.