Da domani 15 febbraio Chrome inizierà a bloccare i messaggi pubblicitari esposti in violazione delle linee guida pubblicate dalla Coalition for better ads, cui partecipano non soltanto Google ma anche Facebook, Microsoft e IAB.
Gli elementi pubblicitari non più tollerati sono annunci a tutta pagina, popup, prestitial che contengono un “conto alla rovescia”, pubblicità che riproducono audio senza l’esplicita autorizzazione dell’utente, sticky particolarmente larghi.
Di seguito gli esempi di annunci che verranno automaticamente bloccati da Chrome:
Ciò che va tenuto ben presente è che se Chrome e Google rilevassero l’utilizzo di messaggi pubblicitari non permessi, verrà bloccata l’esposizione tutti i banner, compresi quelli appartenenti ai circuiti AdSense e DoubleClick ma soltanto se la violazione perdurasse oltre i 30 giorni.
L’eventuale non conformità del proprio sito web verrà indicata all’interno dei Web Tools, nella sezione Rapporto Esperienza con gli annunci.
Nel caso in cui il browser di Google rilevasse la presenza di banner inaccettabili per dimensioni, formato e posizionamento, mostrerà un messaggio informando l’utente del blocco automaticamente posto in essere.
Nell’immagine, quanto apparirà sulla versione di Chrome destinata ai dispositivi mobili.
Google spiega che l’intento non è evidentemente quello di causare problemi agli editori ma di migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti.
Lo scorso 12 febbraio il 42% dei siti web ai quali erano state notificate violazioni avevano già risolto tutte le contestazioni ottenendo adesso una valutazione positiva.