Come avevamo anticipato qualche giorno fa, Google ha iniziato a distribuire una versione d’anteprima del suo notebook CR-48, interamente basato sul nuovo sistema operativo Chrome OS. Il programma pilota avviato negli Stati Uniti dal colosso di Mountain View e riservato a sviluppatori, tecnici, “early adopters” ed utenti comuni permetterà, nei prossimi mesi, di saggiare le novità del prodotto hardware targato Google.
Chi ha già ricevuto “l’omaggio” di Google, si è trovato dinanzi un sistema portatile all’apparenza semplice e molto compatto con un look un tantino retrò. Il notebook, tuttavia, è leggero (pesa circa 1,7 kg), poco ingombrante e dotato di un look non così “plasticoso” come poteva sembrare osservando le prime foto dell’oggetto.
Quello che manca all’appello, per il momento, è la documentazione che riassume tutte le caratteristiche del notebook (processore, memoria installata, SSD utilizzata e così via). CR-48 è dotato di un display da 12,1 pollici, dispone di un connettore VGA per collegare un monitor esterno, integra una webcam, gli altoparlanti, un microfono (è assente l’ingresso audio) ed un jack cuffia. Il portatile offre anche uno slot per il collegamento di una memoria SD ed una singola porta USB.
A tal proposito, i primi “tester” del CR-48 hanno riferito di alcuni problemi nell’accesso alle memorie SD ed alle periferiche di memorizzazione esterne collegate mediante l’interfaccia USB. Tali problemi sono stati risolti utilizzando un “file manager” tipico dell’ambiente Linux.
Google CR-48 non offre un connettore Ethernet RJ-45. Per collegarsi ad Internet, infatti, l’unica modalità possibile consiste nel ricorrere alla connessione Wi-Fi od al modem 3G, compatibile – al momento – soltanto con l’operatore statunitense Verizon.
L’impostazione della tastiera, che risulta sensibile al punto giusto, sembra ricalcare quella dei MacBooks di Apple. Si nota tuttavia l’assenza dei “tasti funzione”, ormai sempre presenti nelle tastiere concepite per sistemi Windows. Ci sono invece dei tasti utili per la navigazione con Google Chrome (indietro, avanti, reload, schermo intero,…) a cui si aggiungono quelli per il controllo della luminosità dello schermo LCD e del volume. Non c’è il tasto CAPS LOCK: al suo posto, un tasto Search che permette di aprire una scheda vuota all’interno del browser web oppure la pagina impostata come predefinita.
La “vocazione wireless” del CR-48 si riconosce sin dalla prima accensione del dispositivo che va immediatamente alla ricerca del segnale Wi-Fi più potente tentando una connessione. Nel caso in cui il collegamento non dovesse andare a buon fine, dovrà essere l’utente a specificare la rete wireless da utilizzare introducendo eventualmente la password corretta.
CR-48 richiederà quindi di scattare una foto, utilizzando la webcam, che sarà poi impiegata come immagine del profilo. Completato il boot del sistema, sarà automaticamente eseguito Google Chrome. E’ infatti il browser della società fondata da Larry Page e Sergey Brin a fungere da fulcro per l’intero sistema. Non c’è alcun “desktop environment” al quale passare, una volta terminata la sessione di lavoro con Chrome, come accade su tutte le principali distribuzioni Linux. Tutto è interamente incentrato su Chrome, il primo software proposto all’avvio del portatile e l’ultimo programma visualizzato all’atto dello spegnimento del sistema.
Rispettando la filosofia di Google, l’impostazione generale è spiccatamente “in the cloud” con CR-48 che fa leva su tutti i vari servizi online del gigante americano.
Allo stato attuale va registrato l’elevatissimo numero di “campioni” che Google distribuirà agli utenti interessanti. Secondo quanto rilevato, l’azienda dovrebbe distribuire gratuitamente addirittura 60.000 esemplari del CR-48. Un investimento senza dubbio molto impegnativo che conferma quanto Google creda nella “bontà” di un’impostazione tutta orientata alle applicazioni web, sia proprie che di terze parti.