Google ha appena avviato la distribuzione della nuova versione stabile del suo browser Chrome. Si tratta di una major release che innanzi tutto integra le correzioni per le gravi vulnerabilità di sicurezza emerse durante l’ultima edizione dell’evento Pwn2Own.
Con il rilascio di Chrome 90 qualunque indirizzo che si specifica nella barra degli indirizzi sarà automaticamente considerato HTTPS a meno che l’utente non specifici manualmente HTTP o non faccia clic su un link che porta a una pagina web non ancora protetta con l’utilizzo di un algoritmo crittografico e di un certificato digitale: vedere HTTPS, come funziona e cosa c’è da sapere.
In ogni caso, Chrome non visualizzerà più le indicazioni HTTPS e HTTP nella barra degli indirizzi, neppure cliccando sull’URL. Per le pagine HTTP si limiterà infatti ad esporre l’indicazione “Non sicuro“.
Dal momento che tanti siti sono costretti ad attivare un reindirizzamento automatico da HTTP a HTTPS, l’utilizzo per default di indirizzi HTTPS da parte di Chrome, Chromium e browser derivati permetterà di guadagnare qualcosa in termini di performance.
Per le pagine web richiamate via indirizzo IP (e non tramite un indirizzo mnemonico) oltre che per gli indirizzi localhost e altri nomi a dominio riservati, Chrome continuerà a usare HTTP per default.
L’altra importante novità consiste nell’aggiunta dell’encoder AV1 che permetterà di migliorare significativamente le prestazioni dei software per la videoconferenze basati sul protocollo WebRTC.
Nell’articolo HEVC o H.265: principali differenze rispetto a H.264. In vista di AV1 abbiamo visto come il codec AV1 sia destinato a diventare un passaggio quasi obbligato per i gestori della principali piattaforme di streaming video.
Google ricorda dell’encoder AV1 ovvero una migliore compressione rispetto ad altre soluzioni per la codifica video (riduzione della banda di rete e miglioramento della qualità video), supporto per le reti con prestazioni mediocri (banda pari a 30 kbps o meno) e miglioramenti significativi per le attività di condivisione dello schermo rispetto a VP9 e agli altri codec.
Con Chrome 90 inizia inoltre l’attivazione automatica su un numero sempre maggiore di installazioni del nuovo strumento chiamato Tab Search. Esso consiste nell’aggiunta di un piccolo pulsante a destra delle schede aperte che fa comparire una casella di ricerca: servendosene si può immediatamente cercare una scheda aperta specificando una o più parole.
Anziché usare la procedura descritta nell’articolo Come cercare nelle schede aperte in Google Chrome, sempre più utenti potranno utilizzarla direttamente, senza la necessità di applicare alcuna modifica.