Chrome 56, risparmio energetico e siti HTTP indicati come non sicuri

La nuova versione di Chrome sancisce un giro di vite per i siti web non HTTPS e integra migliorie legate a performance e consumi energetici
Chrome 56, risparmio energetico e siti HTTP indicati come non sicuri

Google ha appena rilasciato, in versione finale, Chrome 56, ultima versione del browser foriera di diverse novità.

Con l’arrivo di Chrome 56, innanzi tutto, Google inizia a penalizzare quei siti web che ancora non utilizzano il protocollo HTTPS e che quindi non applicano alcun tipo di cifratura sui dati in transito da e verso i sistemi client collegati.
Da qualche ora, da quando Chrome 56 è stato rilasciato, abbiamo iniziato ad “avvistare” le prime indicazioni Non sicuro nella barra degli indirizzi per quei siti che ospitano form di login e aree riservate a iscritti e clienti.


Come abbiamo spiegato nell’articolo Sito sicuro su Chrome e Firefox, che cosa significa, l’unica soluzione per non vedere penalizzato il proprio sito web è passare a HTTPS quanto prima.

Nello stesso articolo abbiamo spiegato che oggi è possibile ottenere un certificato SSL/TLS gratuito utilizzando il servizio Let’s Encrypt.

Chrome 56 riduce i consumi energetici migliorando l’autonomia della batteria sui notebook. Come? La libreria WebView è stata ottimizzata attivando un meccanismo basato su slot temporali prefissati assegnati a ciascuna pagina web visualizzata in ogni scheda.
Chrome eviterà così che alcuni siti web possano continuare ad eseguire operazioni in background rallentando pesantemente la navigazione, il browser o, addirittura, l’intero sistema.
Le uniche pagine che sfuggono al più rigoroso controllo, sono ovviamente quelle che riproducono audio.

Con la più recente versione di Chrome, il browser di Google abilita l’utilizzo di HTML5 per default: ciò significa che tutti i contenuti Flash saranno bloccati fintanto che l’utente non deciderà eventualmente di visualizzarli.

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