Google ha pubblicato quest’oggi la versione finale di Chrome 42, la più recente release del browser del colosso di Mountain View.
La nuova versione di Chrome introduce due interessanti novità, sicuramente meritevoli di menzione.
In primis, Chrome rinnova il funzionamento delle notifiche push: utilizzando due API “inedite” (Push API e Notifications API), gli sviluppatori di siti web avranno la possibilità di inviare messaggi ad utenti e lettori anche quando tutte le pagine del sito fosse già state chiuse.
Sebbene, di primo acchito, possa sembrare una funzionalità piuttosto invasiva, i tecnici di Google chiariscono che l’utente di Chrome ha la possibilità di regolare il funzionamento delle notifiche push disattivando tutte quelle indesiderate.
Una volta ottenuta l’autorizzazione dell’utente, il sito web può sfruttare Google Cloud Messaging, strumento che consente di inviare e ricevere messaggi dal browser.
Chrome 42 disabilita plugin come Java e Silverlight
Già a fine novembre scorso, Google aveva annunciato il “giro di vite” sui vecchi plugin NPAPI: Google Chrome: vecchi plugin non funzioneranno più.
Acronimo di Netscape Plugin Application Programming Interface, NPAPI è l’architettura sulla quale si sono basati i plugin per il browser web fin dai tempi di Netscape 2.0 (fatta eccezione per gli ActiveX di Microsoft).
Diversamente rispetto a Mozilla, che ha preferito privilegiare ancora l’architettura NPAPI, da tempo Google vuole mandare in pensione questi vecchi plugin provando ad imporre le sue specifiche PPAPI (Pepper Plugin API). Obiettivo? Rendere i plugin PPAPI più sicuri rispetto ai NPAPI.
Storici plugin NPAPI come Java e Silverlight, da oggi, non funzioneranno più e Chrome 42 si asterrà dal caricarli in maniera automatica.
I plugin NPAPI sono riattivabili digitando chrome://flags/#enable-npapi
nella barra degli indirizzi di Chrome ed abilitando la corrispondente direttiva.