Pochi sanno che è stata l’azienda cinese Netac a registrare, nel lontano 1999, il brevetto in cui venivano descritte la struttura e le funzionalità di una chiavetta USB.
L’interfaccia USB era nata qualche anno prima sotto la spinta dell’ingegnere di Intel Ajay Bhatt (vedere USB: l’inventore era consapevole della scarsa praticità del connettore). Fu proprio Netac, però, a definire cosa potesse essere considerato una chiavetta USB.
Il brevetto relativo alle chiavette USB, conosciute anche come “penne USB” o pen drive, o meglio quello inerente “metodi di archiviazione elettronica flash e dispositivi per sistemi di elaborazione dati” fu riconosciuto a Netac intorno a fine 1999.
Dopo oltre un ventennio la validità del brevetto originale è venuta meno ed è per questo motivo che nessun produttore di chiavette USB dovrà più versare a Netac alcun corrispettivo economico per l’uso delle sue royalty, come invece accaduto fino al 2019.
Le chiavette USB sono dispositivi di memorizzazione che da tanti anni sono entrati nelle nostre vite e che oggi, almeno per ciò che riguarda i supporti di fattura più ordinaria, costano ormai davvero pochissimo. La scadenza del brevetto di Netac non ha portato a un abbassamento dei prezzi perché essi sono già molto contenuti ma ha posto molte più aziende a livello mondiale nelle condizioni di produrre e aggiungere funzionalità più evolute.
In molti rivolgono infatti la loro attenzione, sempre di più, su unità rimovibili, anch’esse ormai acquistabili con investimenti economici ridotti: Hard disk esterno, i parametri da tenere presenti nella scelta.
Le chiavette USB, viste anche le loro dimensioni, restano però un punto di riferimento a patto però di proteggerne adeguatamente il contenuto. Capita di trovare abbandonate chiavette USB con informazioni personali e dati sensibili al loro interno.
Dal momento che le chiavette USB spesso non integrano i componenti per attivare la crittografia automatica dei dati in hardware, anche in ottica GDPR bisognerebbe usare sempre almeno BitLocker per proteggere quanto presente nella chiavetta: Proteggere con una password la chiavetta USB o le unità rimovibili.
Chiavetta USB: gli aspetti da tenere a mente
Anche quando si sceglie una semplice chiavetta USB è bene porre attenzione su due aspetti tecnici: lo standard USB supportato e la velocità di trasferimento dati.
A patto di disporre di un sistema dotato di porta e controller USB compatibili (vedere USB: come capire quali dispositivi sono più veloci ed evitare rallentamenti), altrimenti le performance risulteranno ridotte, acquistando una chiavetta USB 3.1 si potrà arrivare – almeno sulla carta – addirittura fino a 5 Gbps per le versioni USB 3.1 Gen 1 e 10 Gbps (1.250 MB/s) nel caso delle USB 3.1 Gen 2.
Con le USB 2.0 e USB 3.0 si potrà arrivare, rispettivamente, al massimo 480 Mbps (60 MB/s) e 4,8 Gbps (600 MB/s).
Le prestazioni ottenibili sono però di solito largamente inferiori e il valore dichiarato dal produttore in lettura e scrittura è quello massimo ottenibile in via teorica. Inoltre, va tenuto presente che il riferimento allo standard USB 3.0 può essere in alcuni casi ingannevole: può capitare di acquistare chiavette che vengono presentate come aderenti allo standard USB 3.0 ma la cui velocità di trasferimento dati è inferiore a quella di una chiavetta USB 2.0.
Le chiavette USB sono inoltre commercializzate sia con il tradizionale connettore USB-A, sia nel più moderno formato reversibile USB-C (USB Type-C).
Lato PC le porte USB 3.0 sono solitamente colorate di blu anche se sul versante simboli e convenzioni grafiche nel settore vige ancor oggi il caos più assoluto. Cercare il colore blu sulla porta oppure i simboli “SS” o “SS 10”, come spiegato nell’articolo USB: come capire quali dispositivi sono più veloci ed evitare rallentamenti, aiuta a identificare le porte più veloci.
Grazie al supporto per la retrocompatibilità, infatti, anche le chiavette USB più veloci funzioneranno sulle porte USB di PC e dispositivi vecchi (ad esempio USB 1.1/2.0) ma la velocità di trasferimento dati lascerà ovviamente a desiderare. Prima di criticare le prestazioni e la fattura di una chiavetta USB, quindi, è sempre bene verificare la configurazione delle porte sui propri sistemi.
Solo a questo punto, soprattutto se non si fosse pienamente soddisfatti, si potranno verificare le prestazioni di una chiavetta USB in lettura e scrittura usando un software gratuito come CrystalDiskMark.
Si tratta di un’utilità che mette alla prova le prestazioni velocistiche delle unità di storage e che quindi possibile impiegare per controllare che le performance della chiavetta acquistata siano in linea con quelle del produttore.
Se, all’avvio di CrystalDiskMark, l’interfaccia apparisse poco leggibile e scevra di tutti i suoi principali elementi, per risolvere la situazione è sufficiente chiudere il programma, fare clic su FixUI.bat quindi riavviare l’applicazione.
Anche perché, va ben sottolineato, purtroppo il mercato delle chiavette USB pullula di oggetti falsi: molti venditori, tra cui alcuni “insospettabili”, spesso commercializzano prodotti contraffatti, nella maggior parte dei casi senza neppure esserne consapevoli. La supply chain in qualche caso presenta problemi e online, pronte per essere acquistate, vanno chiavette USB inaffidabili che sono state riprogrammate per mostrare le caratteristiche del prodotto originale.
Nell’articolo Come riconoscere unità di memorizzazione danneggiate o contraffatte abbiamo illustrato metodologie e presentato gli strumenti giusti per smascherare le chiavette USB “farlocche”.
Le chiavette USB 3.0 da 32 GB non costano ormai più di 15 euro ma esistono prodotti più capienti e veloci che possono arrivare a costare anche 100 euro o più.
Ad esempio, la Patriot Supersonic Rage 2 USB-A, disponibile anche nei tagli da 512 GB o 1 TB, può trasferire fino a 400 MB/s in lettura e 300 MB/s in scrittura, a patto che lo standard USB 3.1 Gen 2 sia pienamente supportato lato PC. Caratteristiche pressoché speculari per la chiavetta USB 3.1 Corsair Voyager GTX che permette di leggere e scrivere i dati al ritmo di 400 MB/s.
Tra i prodotti alternativi più validi citiamo SanDisk Ultra Dual USB 3.1 Type-C (USB-C): supporta lo standard USB 3.1 Gen 1 e consente di trasferire dati fino a 150 MB/s.
Oppure è possibile orientarsi sulla SanDisk Extreme Go USB 3.1 (USB-A): anch’essa commercializzata in vari “tagli” consente di trasferire i dati fino a 200 MB/s in lettura e 150 MB/s in scrittura (compatibilità USB 3.1). Con la “sorella maggiore” SanDisk Extreme Pro USB 3.1 si può arrivare fino a 420 MB/s in lettura e 380 MB/s in scrittura.
La Extreme Pro di SanDisk consente anche di proteggere i dati con la cifratura AES-128 usando la soluzione SecureAccess dello stesso produttore.
Tra le chiavette che supportano la crittografia in hardware citiamo Kingston DataTraveler Vault che protegge i dati usando l’algoritmo AES-256 (modalità XTS).
Tra le USB-C interessante è Silicon Power C80 che dispone anche di una porta USB-A sul lato opposto in modo da risultare compatibile con qualsiasi sistema.
Se avete bisogno di una chiavetta USB che offra un ampio spazio di archiviazione e velocità di trasferimento superiori alla media, Samsung Bar Plus è all’altezza della sfida. Si tratta di una chiavetta robusta che viene commercializzata nei “tagli” da 32 GB, 64 GB, 128 GB e 256 GB.
Con il rilascio di Windows 10 Aggiornamento di maggio 2019 (versione 1903), Microsoft ha deciso di abbandonare, preferendo non svilupparla più, l’apprezzata funzionalità Windows To Go: essa permetteva (e consente tutt’oggi) di predisporre una chiavetta USB con installato al suo interno il sistema operativo vero e proprio.
Nell’articolo Installare Windows in una chiavetta USB o in un’unità esterna abbiamo visto come si configura e si utilizza Windows To Go presentando alcune chiavette USB a elevate prestazioni. Alcune di esse sono state citate in quest’articolo, tra quelle maggiormente performanti.
Infine, è bene ricordare che le chiavette USB possono danneggiarsi più frequentemente e in molti casi più rapidamente rispetto ad altri dispositivi di memorizzazione. Un’applicazione gratuita come USBFlashCopy aiuta a creare backup periodici del contenuto delle chiavette USB: Copiare i dati da USB automaticamente con USBFlashCopy.
Nella direzione inversa, è invece possibile ricorrere a Cronologia file di Windows per creare backup aggiornati, sulla chiavetta USB, dei file memorizzati nelle varie macchine che si usano ogni giorno: Backup dei dati su USB: come farlo in modo sicuro e portarli sempre con sé.