Dopo i vari scandali che hanno investito Facebook per ciò che riguarda la gestione dei dati personali degli utenti, ad aprile 2018 la società di Mark Zuckerberg ha deciso di disattivare la cosiddetta ricerca inversa dei numeri telefonici. Fino ad allora chiunque poteva digitare un numero di telefono mobile nella casella di ricerca del social network e ottenere come risposta il nome e cognome dell’intestatario, insieme con un link al suo profilo Facebook.
Come spiegammo nel 2015 (vedere A chi corrisponde un numero di telefono? Te lo dice Facebook) in molti hanno utilizzato le API che venivano messe a disposizione per interrogare i server di Facebook ed estrarre automaticamente ampi gruppi di numeri telefonici così da comporre un vero e proprio elenco telefonico globale a costo zero.
Adesso è emerso che chi utilizza la ricezione di SMS da parte di Facebook come strumento per l’autenticazione a due fattori, quindi per proteggere in maniera più efficace l’accesso all’account, resta ancora oggi ricercabile così come avveniva in passato.
For years Facebook claimed the adding a phone number for 2FA was only for security. Now it can be searched and there’s no way to disable that. pic.twitter.com/zpYhuwADMS
— Jeremy Burge (@jeremyburge) 1 marzo 2019
Non c’è modo di disattivare questo tipo di comportamento se non passare a un altro meccanismo di autenticazione a due fattori (utilizzando ad esempio Authy o un’altra applicazione similare; fare riferimento a questa pagina di configurazione). Quanto meno, portandosi nelle impostazioni di Facebook, è possibile selezionare Amici in corrispondenza di Chi può cercarti usando il numero di telefono che hai fornito?
Aggiungiamo che da poco, avviando l’app Facebook Messenger sul proprio dispositivo mobile, il social network non chiede più – per impostazione predefinita – di inserire nome utente e password ma il numero di telefono mobile. Segno evidente che tale informazione è diventata ormai lo strumento preferito da Facebook per identificare univocamente gli utenti e che si sta preparando il terreno per la ventilata unione della piattaforma social con quelle di WhatsApp e Instagram.
Nonostante la levata di scudi da parte dei Garanti Privacy di mezzo mondo (Facebook non può incrociare i dati con quelli di WhatsApp e Instagram senza il consenso degli interessati), Facebook sembra infatti intenzionata a procedere per la sua strada: Facebook unirà Messenger, WhatsApp e Instagram entro i primi mesi del 2020.
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