Il motore di ricerca di Google è un eccezionale strumento per trovare istantaneamente le informazioni d’interesse.
La maggior parte di noi ne fa un utilizzo piuttosto “basilare” ma è importante sapere che il motore di ricerca offre molte funzionalità poco conosciute per trovare velocemente ciò che si sta cercando.
Cercare con Google in un sito Web
Google offre ai webmaster uno strumento che permette di attivare la ricerca interna all’interno del proprio sito Web.
Ogni volta che il crawler effettua una scansione di un certo sito, l’indice mantenuto da Google viene aggiornato in modo tale da riflettere le modifiche apportate al contenuto delle varie pagine.
Il Motore di ricerca programmabile Google può essere usato da chiunque abbia un sito Web per mettere a disposizione dei lettori un motore di ricerca interno veloce ed efficace.
Ma quando non fosse disponibile un motore di ricerca interno, come fare per cercare in un sito specifico?
Per procedere, è sufficiente effettuare una ricerca avanzata su Google: basta accedere alla home page del motore di ricerca di Google quindi digitare il termine o le parole d’interesse seguite da site:nomedelsito.it
.
Questa sintassi così come tutte quelle che presentiamo di seguito può essere inserita nel campo di ricerca di Google oppure direttamente nella barra degli indirizzi del browser. Nelle più recenti versioni dei browser, infatti, essa è diventata una barra di ricerca che permette di trasmettere semplici termini o ricerche più articolate al motore configurato come predefinito.
Cercare un tipo di file specifico
Google consente di usare anche l’operatore filetype:
per cercare sull’intero motore di ricerca oppure solo su un sito specifico (se combinato con site:
) file con l’estensione specificata.
Ad esempio, digitando windows 11 filetype:pdf
si otterranno solo i documenti PDF, pubblicati sul Web, contenenti il termine windows 11.
È interessante specificare che spesso utenti malintenzionati effettuano ricerche del tipo filetype:sql
per individuare tipologie di file di configurazione che risultano esposti, liberamente accessibili e quindi sfruttabili per sferrare attacchi.
Inutile dire che i file .sql
così come qualunque altro file di configurazione di applicazioni web e piattaforme CMS non dovrebbero mai essere raggiungibili pubblicamente, anche perché generalmente contengono credenziali di accesso e password degli utenti. Massima attenzione va quindi sempre riposta sulla corretta configurazione dei server Web.
Cercare con Google solamente nel titolo delle pagine
Per effettuare ricerche mirate sul motore di Google, è possibile chiedere di individuare i termini indicati solamente nel titolo delle pagine web.
Per procedere, basta indicare l’operatore intitle:
seguito dalla lista delle parole chiave da cercare.
Trovare tutte le pagine che inseriscono link verso il proprio sito web
Per cercare con Google le pagine che inseriscono uno o più link verso il proprio sito Web, è possibile utilizzare lo strumento Search Console, raggiungibile cliccando qui.
Dopo aver confermato la proprietà del dominio indicato (è possibile farlo in vari modi: caricando un file via FTP, inserendo una tag meta o un CNAME a livello DNS), si ha accesso alle informazioni sui siti che linkano le proprie pagine.
Un giochetto alternativo consiste nel digitare nomedelsito.it -site:nomedelsito.it inurl:blog
nella casella di ricerca di Google effettuando ovviamente le opportune sostituzioni.
In questo modo si trovano tutti i siti Web con la parola “blog” nell’indirizzo (non necessariamente nel nome a dominio ma anche, eventualmente, nell’URL di qualunque pagina ospitata) in cui il brand indicato viene in qualche modo citato.
Con -site:
si fa in modo di escludere dai risultati della ricerca tutte le pagine pubblicate sul proprio sito web.
Sia l’operatore inurl:
che il già citato intitle:
hanno i corrispettivi allinurl:
e allintitle:
.
Specificando più termini dopo questi due operatori si forza Google a cercare la presenza di tutte le parole indicate nell’URL dei siti Web o nel titolo.
Stessa cosa per inanchor:
e allinanchor:
con la differenza che in questo caso Google cerca riferimenti alle parole chiave cercate nei link (“anchor”, appunto) presenti nelle pagine web indicizzate.
Utilizzare segno meno e doppio apice
Per escludere una parola chiave da una ricerca, è possibile digitare i termini d’interesse quindi anteporre il segno meno (-) alla parola chiave da rimuovere.
Una ricerca del tipo auto spider -alfa -romeo
permette di cercare con Google i contenuti che trattano di auto spider escludendo quelli che fanno riferimento ad Alfa Romeo.
Racchiudendo invece due o più parole chiave tra doppi apici, il motore di ricerca di Google mostrerà le pagine contenenti i termini nell’esatto ordine in cui sono stati indicati dall’utente.
Accedere alla cache di Google e aprire una pagina irraggiungibile o non più disponibile
Il motore di ricerca di Google, nella stragrande maggioranza dei casi, offre la possibilità di risalire a una precedente versione della pagina Web indicata.
Si può così vedere com’era un sito o una pagina tempo fa e controllare le eventuali differenze in termini di contenuti.
Per procedere è sufficiente digitare cache:
seguito dall’indirizzo (completo di http: o https:) della pagina da controllare.
È interessante evidenziare che l’utilizzo dell’operatore cache:
consente di visualizzare anche il contenuto di una pagina che non esiste più (errore 404), di una pagina che non viene correttamente caricata a causa di un problema lato server (errore 500) o allorquando il sito non dovesse essere raggiungibile.
Ne parliamo nell’articolo in cui spieghiamo cosa si può fare per aprire una pagina che non si apre per via di errori 404 e 500).
Trovare pagine simili a quella visitata
Digitando, nella casella di ricerca, l’operatore related:
seguito dal nome del sito Web, Google restituisce una lista di siti che trattano argomenti valutati come molto simili a quello affrontato dalla pagina indicata.
Filtrare i risultati di Google per data
Google è liquido: i risultati del motore di ricerca contengono sempre più contenuti “dinamici”, composti attingendo all’interno dell’intero universo di prodotti e servizi dell’azienda di Mountain View.
Capita quindi sempre più spesso che per alcuni temi i primi contenuti mostrati in seguito a una ricerca provengano da Google News.
Succede altrettanto di frequente, tuttavia, che la query presentata a Google e quindi per l’argomento d’interesse, non siano disponibili contenuti Google News.
In questi casi, se si volesse limitare la ricerca ai contenuti pubblicati sul Web più di recente, è sufficiente cliccare su Strumenti, su Qualsiasi data e quindi impostare il periodo di proprio interesse.
Ricerca per immagini
Google Immagini, com’è noto, consente di cercare qualunque genere di immagine attingendo ai contenuti pubblicati sul web a livello mondiale.
Cliccando sull’icona raffigurante una piccola macchina fotografica (Ricerca tramite immagine) si può risalire al luogo in cui è stata scattata la foto, all’autore dell’immagine o ai siti che la pubblicano.
Per procedere basta indicare l’URL dell’immagine da verificare (se essa è disponibile online) oppure caricarla manualmente: ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato alla ricerca per immagini su Google.
Risposte pertinenti direttamente nella pagina dei risultati
Grazie al Knowledge Graph e agli strumenti basati sull’intelligenza artificiale, sempre più usati dalla società di Mountain View, Google risponde sempre più spesso a particolari tipologie di ricerche.
Digitando meteo
seguito dal nome di una località, Google mostra le previsioni meteo per l’area geografica specificata mentre inserendo l’identificativo di borsa di un’azienda, il motore di ricerca visualizza il controvalore della singola azione.
Ancora, scrivendo nella casella di ricerca, ad esempio, 10 euro in dollari
, Google riporta subito l’equivalente al cambio della somma indicata. Ovviamente è possibile specificare qualunque altra valuta per ottenere istantaneamente l’informazione cercata.
Lo stesso approccio può essere utilizzato per convertire un valore espresso in un’unità di misura convertendolo in un’altra unità oppure per eseguire qualunque calcolo matematico.
Digitando voli
seguito dalla città di partenza e da quella di arrivo, si ricevono le varie opzioni disponibili insieme con il loro prezzo.
È altrettanto possibile inserire il numero di un volo aereo per ottenere informazioni in tempo reale sul suo stato.
Sempre in tema di viaggi o comunque se si avesse la necessità, per lavoro, di mettersi in contatto con qualcuno che si trova dall’altra parte del mondo, digitando ora a
seguito dal nome della città, si può verificare l’ora locale sulla base del fuso in vigore.
Evitando di aprire Google Maps, si possono ottenere indicazioni su un itinerario da percorrere semplicemente digitando, nella casella di ricerca, da indirizzo-partenza a indirizzo-destinazione
.
È possibile però digitare come “quanto è alta la torre di Pisa” oppure “quando fu costruito il Colosseo“, “qual è il fiume più lungo del mondo” o, ancora, “chi è l’inventore della penicillina” per ottenere risposte istantanee, meccanismo ben noto agli utenti di Google Assistant e Google Home.
Lo stesso meccanismo è valido per dati pubblici e demografici: basta inserire, per esempio, tasso di disoccupazione o popolazione seguito dalla nazione o dalla città d’interesse per vedere apparire subito la risposta cercata.
Ancora, digitando Google Tuner è possibile far apparire un accordatore di chitarra nella pagina dei risultati, scrivendo speed test è possibile verificare la velocità della connessione e poi ci sono i giochi Google.
Google memorizza tutte le ricerche
Quando si effettua una ricerca mentre si è autenticati con il proprio account utente, qualunque interrogazione viene automaticamente salvata da Google sui suoi server.
La cronologia ricerche di Google abbiamo visto come verificare quali query Google ha salvato e come cancellarle definitivamente.
Tutte le attività di ricerca con il motore di Google possono essere controllate da questa pagina.
Trucchi, segreti ed easter eggs
Il motore di ricerca di Google, così come molte altre applicazioni web e software di vari produttori, raccoglie anche alcune curiosità e una serie di easter eggs ovvero di “sorprese” attivabili digitando termini specifici.
Digitando ad esempio d4, d6, d8, d10, d12
oppure d20
è possibile lanciare un dado da 4 a 20 facce. Utilizzando + oppure – immediatamente è possibile aggiungere o sottrarre un fattore correttivo (esempio: d12+2
).
Scrivendo 4d6
Google lancerà quattro dadi a 6 facce.
Provate anche a verificare ciò che accade digitando do a barrel roll oppure askew oppure Zerg Rush premendo di nuovo l’icona raffigurante una piccola lente d’ingrandimento o, ancora atari breakout facendo clic sul riquadro delle immagini nella colonna di destra.