È di oggi la notizia dell’inasprimento delle sanzioni per tutti coloro che in Italia vengono trovati alla guida mentre usano cellulare o smartphone tenendoli all’orecchio.
Per coloro che adoperano il cellulare alla guida è prevista la sospensione immediata della patente fino a 3 mesi, anche alla prima infrazione contestata. La sospensione potrà essere estesa fino a 6 mesi in caso di recidiva.
Sono state poi accresciute le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente.
Dal punto di vista economico, infatti, la multa va da 322 a 1.294 euro per la prima contestazione e da 644 a 2.588 euro per le successive. I punti sulla patente che vengono “scalati” sono 5 nel primo caso, 10 nel secondo.
Le nuove disposizioni che mirano a scongiurare la pericolosa pratica dell’utilizzo del cellulare alla guida sono frutto di un emendamento presentato e approvato in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati avente come tema una serie di modifiche da applicare all’articolo 173 del Codice della strada.
Il divieto, fattosi ancora più stringente, di usare il cellulare alla guida non impedisce però di dotarsi di dispositivi di comunicazione che permettano di tenere le mani ben salde sul volante e concentrare l’attenzione sulla strada.
Va detto che l’emendamento firmato Michele Meta non è ancora legge: le proposte di modifica alla normativa vigente saranno messe in votazione martedì 25 luglio ma il clima di condivisione bipartisan non fa intravedere impedimenti.
In ogni caso, va ben evidenziato che utilizzare il cellulare mentre si è alla guida è vietato anche oggi. Sono solamente le sanzioni a essere più lievi: fino a 647 euro di multa e sospensione della patente solamente dopo una seconda violazione nell’arco di un biennio.
Come usare il cellulare alla guida senza rischiare nulla
La nuova normativa non esclude che si possa adoperare il cellulare mentre si è al volante. È sufficiente attrezzarsi con quelle soluzioni che permettano di garantire massima sicurezza per sé e per gli altri, sia per i passeggeri che per gli altri utenti della strada.
Il testo si riferisce solo all’utilizzo di cellulare per effettuare chiamate ma è addirittura molto più pericolosa anche la pratica di molti che sono soliti interagire con lo smartphone al volante, con l’auto in movimento, per procedere con l’impostazione manuale del navigatore, l’impiego di app di messaggistica, l’invio di testi ed email e così via.
Come evidenziato dallo stesso Meta, infatti, l’emendamento si limita a inasprire le pene:
ecco il testo dell’emendamento pic.twitter.com/Ujq4dXgAZS
– Michele Meta (@michele_meta) 19 luglio 2017
Riferimento resta infatti l’articolo 173 comma 2 del codice della strada: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani)“.
Come fare, allora, per usare il cellulare alla guida senza rischiare?
1) Collegare lo smartphone con l’impianto stereo Bluetooth della vettura
Il modo più semplice e immediato per effettuare e ricevere chiamate mentre si è alla guida della propria auto consiste nell'”accoppiare” lo smartphone con l’impianto stereo con funzionalità Bluetooth eventualmente installato in auto.
Per procedere in tal senso basta salire in macchina, attivare il modulo Bluetooth sullo smartphone (accedere alle impostazioni del sistema operativo) e attivare la scansione dei dispositivi Bluetooth presenti nelle vicinanze.
Dopo qualche secondo di attesa, l’impianto installato sulla vettura dovrebbe richiedere di digitare – sul telefono un codice numerico di conferma -.
In questo modo, ogni volta che si salirà in macchina, impianto stereo e smartphone “si legheranno” automaticamente e si potranno sempre effettuare e ricevere telefonate, senza mai staccare le mani dal volante.
Ovviamente, si dovrà aver cura di attivare la funzionalità Bluetooth sullo smartphone appena prima di salire in macchina o di iniziare il viaggio.
Quando siete fermi al semaforo non è escluso che l’impianto stereo Bluetooth della vostra auto chieda improvvisamente di digitare un codice di conferma sul cellulare. Questo accade perché, evidentemente, qualcuno nelle vicinanze ha richiesto per errore l’accoppiamento del suo smartphone con il vostro impianto. Sarà sufficiente ignorare la richiesta.
2) Usare un kit audio vivavoce: gli speakerphone
Se la propria vettura non disponesse di un impianto Bluetooth, la soluzione migliore consiste nel dotarsi di uno speakerphone ovvero di un dispositivo, dotato di altoparlante e installabile ad esempio in corrispondenza dell’aletta schermata parasole, che permette di effettuare le chiamate senza mai distogliere l’attenzione dalla strada.
Un ottimo esempio è Jabra Drive (costa appena 38 euro su Amazon) che dispone di una batteria capace di sostenere 20 ore in chiamata e 30 giorni in standby.
Jabra Drive è capace di isolare la voce del conducente rimuovendo il rumore ambientale. Il dispositivo, inoltre, permette di ascoltare musica in streaming dallo smartphone e può essere collegato, via Bluetooth, con un numero massimo di due dispositivi alternando l’utilizzo per la riproduzione di tracce audio (o l’utilizzo di app come Spotify) e la ricezione delle chiamate.
Ancora più completo ed evoluto è Jabra Tour (circa 62 euro su Amazon): questo speakerphone informa il conducente quando la batteria è quasi scarica e annuncia il nome del chiamante non appena viene rilevata una chiamata in ingresso.
La tecnologia per la cancellazione del rumore utilizzata in Jabra Tour offre risultati ancora migliori assicurando voci cristalline e qualità delle chiamate “top” senza il fastidioso “effetto altoparlante”.
Oltre che per gestire le chiamate, Jabra Tour consente di ascoltare musica in streaming e ricevere indicazioni GPS.
Entrambi i dispositivi citati sono dotati di “funzioni premium” come la lettura vocale dei messaggi arrivati.
Un’ottima alternativa è rappresentata da Parrot MiniKit (circa 65 euro su Amazon): questo dispositivo consente di effettuare e ricevere chiamate con la possibilità di gestire lo smartphone collegato via Bluetooth.
Pronunciando in qualunque momento la frase magica MiniKit seguita dal nome del contatto da chiamare, Parrot provvederà ad effettuare la chiamata telefonica senza la necessità di toccare alcun pulsante mentre si è alla guida.
3) Utilizzare auricolari Bluetooth
Un’alternativa, sicuramente più scomoda, sono gli auricolari Bluetooth in quelle configurazioni che permettano al conducente di mantenere buone capacità uditive ad entrambe le orecchie e non implichino l’uso delle mani.
Molti degli auricolari disponibili in queste pagine, sicuramente più economici rispetto agli speakerphone, consentono di rispondere alle chiamate in arrivo pronunciando ad alta voce le parole Sì o No.
L’importante è verificare che l’auricolare supporti questa particolare caratteristiche che dispensa l’utente dal dover toccare un pulsante fisico per rispondere alle telefonate.
L’utilizzo di un doppio auricolare con funzionalità di risposta solo mediante pulsante potrebbe infatti essere oggetto di contestazione.
4) Servirsi degli assistenti digitali per le operazioni più complesse
Gli assistenti digitali integrati sul dispositivo mobile aiutano a svolgere operazioni più complicate mentre si è alla guida usando solo i comandi vocali.
Certo, ci vuole un breve periodo di addestramento per capire che cosa si può fare e cosa no ma usando uno strumento come Google Assistant/Google Now, si può ad esempio impostare il navigatore, chiedere consigli sui punti d’interesse in zona, inviare SMS e email ricorrendo solo alla voce.
Nell’articolo abbiamo presentato tutti i principali comandi vocali attivabili pronunciando Ok Google mentre si è alla guida.