Dopo il vespaio di polemiche sollevatosi a inizio agosto dopo il rilascio della versione 5.45 di CCleaner (L’ultima versione di CCleaner raccoglieva dati anche contro la volontà degli utenti) la software house sviluppatrice della nota utilità ha annunciato l’avvio della distribuzione di CCleaner 5.46.
Piriform, acquisita a luglio 2017 da Avast, ha spiegato di aver risolto tutti i problemi riscontrati dagli utenti nella precedente release. In particolare, adesso v’è la possibilità di disattivare la raccolta anonima dei dati sul PC dell’utente.
Per procedere basta fare clic su Opzioni quindi scegliere la voce Privacy e togliere il segno di spunta dalla casella Help improve CCleaner by sending anonymous usage data.
Con la precedente versione la funzionalità Active monitoring, adesso rinominata in Smart cleaning, non veniva mai disabilitata. Anche disabilitando la casella corrispondente, essa rimaneva in esecuzione e veniva in ogni caso caricata a ogni avvio del sistema operativo.
Smart cleaning che resta in esecuzione in background segnalando all’utente i file che “meritano” di essere eliminati, può essere adesso disabilitata portandosi nella finestra delle opzioni di CCleaner.
Purtroppo l’installer di CCleaner 5.46 continua a proporre l’installazione di software potenzialmente inutili (i cosiddetti PUP). Per evitare di caricare sul sistema programmi assolutamente superflui, è possibile installare la versione Slim da questa pagina oppure, facendo riferimento allo stesso indirizzo, prelevare la versione portabile (Portable) tenendo però presente che essa non permette di usare Smart cleaning. Se non si fosse interessati a usare tale funzionalità, si può certamente usare questa versione.
A questo indirizzo Piriform ha poi finalmente chiarito quali dati vengono raccolti e le finalità dell’operazione.