Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha fatto sapere che la Commissione Europea ha ufficialmente approvato lo stanziamento della somma che permetterà ai cittadini italiani di richiedere un voucher del valore di 500 euro per l’acquisto di PC, tablet e per l’attivazione di abbonamenti Internet a banda larga e ultralarga.
Si tratta del famoso bonus PC e Internet 2020 del quale si parlava già da alcune settimane. Spetterà a Infratel Italia, società in-house del MISE, allestire la piattaforma online attraverso verranno gestite le richieste di agevolazione.
Come richiedere il bonus PC, tablet e Internet 2020
Le prime informazioni sulle modalità per richiedere il bonus PC e tablet 2020 iniziano ad arrivare proprio in queste ore.
Molte testate hanno riportato che Infratel metterà a disposizione l’applicazione web attraverso la quale si potrà presentare domanda per l’ottenimento del voucher.
L’accesso alla piattaforma sarebbe dovuto avvenire tramite SPID, quindi autenticandosi con la propria identità digitale (come peraltro già accaduto in passato nel caso di iniziative similari).
Con un comunicato ufficiale, tuttavia, Infratel ha chiarito che la piattaforma web in corso di preparazione sarà riservata agli operatori di telecomunicazioni mentre gli utenti finali, beneficiari del voucher dovranno interfacciarsi direttamente con gli operatori utilizzando i consueti canali di vendita.
Alle famiglie “standard” (senza limiti ISEE) sarà erogato un voucher dell’importo pari a 200 euro, destinato unicamente all’abbonamento a servizi che offrano una connettività pari ad almeno 30 Mbps; per le famiglie a basso reddito (ISEE inferiore a 20.000 euro), invece, il voucher sarebbe fissato a 500 euro.
Quest’ultimo, oltre che ai servizi di connettività, permetterà di accedere all’acquisto di PC e tablet forniti dal medesimo operatore che ha offerto il servizio.
Il provvedimento ministeriale dovrebbe prevedere anche bonus PC e Internet anche per professionisti e imprese: 500 euro per la connettività ad almeno 30 Mbps, fino a 2.000 euro per la connettività in fibra a 1 Gbps. Il tutto è però ancora da verificare.
Sembra che PC, tablet e connessione, però, debbano essere forniti da un operatore di telecomunicazioni. Tanto che AIRES, principale rappresentante dei distributori di elettronica di consumo, è già sul piede di guerra: “vincolare la fornitura dei dispositivi elettronici unicamente ai fornitori dei servizi di connettività è una scelta pericolosa, fortemente lesiva della libertà di consumo e della concorrenza tra operatori. Non è garantita la libertà di scelta e controllo dell’utente sull’apparecchiatura finale (principio che trova fondamento nell’art. 3, co. 1, del Regolamento (EU) 2015/2120)“, osserva l’avvocato Davide Rossi, direttore generale di AIRES. “Il voucher dovrebbe essere invece realizzato in modo da prevenire effetti distorsivi sul mercato, permettendo all’utente di utilizzarlo presso l’operatore economico di propria scelta senza escludere indebitamente la gran parte degli operatori economici attivi sul mercato della produzione, dell’importazione e della distribuzione di prodotti hardware“.
Si parla comunque già della probabile prima data per l’invio delle richieste per l’ottenimento del bonus PC: il prossimo 20 settembre.
E l’identità digitale SPID? Serve o non serve?
Il chiarimento di Infratel sembra escludere la necessità di possedere un’identità digitale SPID per accedere alle agevolazioni.
“L’elenco degli operatori accreditati e le offerte a cui i beneficiari possono aderire, saranno pubblicate sui siti infratelitalia.it e bandaultralarga.italia.it all’esito della pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico relativo alla misura“, si legge.
Consigliamo comunque a coloro che non fossero ancora in possesso di un’identità digitale SPID di provvedere: SPID, come funziona davvero e a che cosa serve.
In molti casi è stata in passato prevista la possibilità di inviare a parte copia delle fatture o degli scontrini di acquisto.
Anche AIRES osserva: “L’esperienza positiva e ben collaudata del Bonus Docenti (utilizzabile in maniera modulare) potrebbe essere adattata alla fattispecie. Si potrebbe infatti – molto facilmente anche da punto di vista della implementazione tecnica – consentire ai beneficiari del bonus di destinare solo una parte di esso alla stipula di un contratto per la connettività. Con la restante capienza gli stessi potrebbero procedere all’acquisto (per l’intero costo se l’importo lo consentisse o allo sconto per il valore residuo ancora disponibile) di un modem, di un tablet o di un PC di propria scelta. In questo modo, sarebbe pertanto possibile: rispettare alcuni principi cardine del Diritto della Concorrenza tra imprese, garantire agli utenti una piena libertà di scelta nel quadro della neutralità tecnologica, agevolare l’acquisto del dispositivo e non il suo utilizzo temporaneo legato alla durata del contratto di servizio stipulato“.
Per richiedere l’identità digitale SPID suggeriamo di fare riferimento al paragrafo Come scelgo tra i diversi Identity Provider? e scegliere il fornitore del servizio che offre le modalità di riconoscimento più semplici, veloci ed economiche.
Chi fosse in possesso di una Carta d’Identità Elettronica (CIE) 3.0 (sprovvista della banda ottica sul retro della tessera) o di una CNS (Carta nazionale dei servizi, la tessera sanitaria debitamente attivata presso uno sportello) può ottenere SPID molto velocemente senza muoversi da casa o dall’ufficio (a patto di avere un lettore di smart card da connettere al PC via USB). In alternativa, molti Identity Provider offrono il riconoscimento da remoto via webcam (gratis o a pagamento), il riconoscimento di persona o con una firma digitale (vedere Differenza tra firma digitale, firma qualificata e firma elettronica).