Finora le applicazioni Bluetooth e le comunicazioni wireless con questo standard industriale sono state limitate dalla ridotta dimensione dei canali (1 o 2 MHz) sulla banda dei 2,4 GHz. Fino alla versione 3 il Bluetooth permette di trasferire dati da 700 kbps a 2,1 Mbps mentre l’introduzione di un canale da 20 MHz per trasferire ad almeno 24 Mbps è stata poi annullata.
Apple, attraverso le parole di un suo ingegnere, Gary Geaves, ha auspicato una maggiore larghezza di banda per le comunicazioni Bluetooth in modo da superare quei limiti che oggi riducono le possibilità di innovazione.
La Mela sta contribuendo con altre aziende ad accelerare lo sviluppo della tecnologia radio a corto raggio con l’adozione delle frequenze sui 6 GHz.
Sia negli Stati Uniti che in Europa una buona porzione dello spettro delle frequenze è stata assegnata ai servizi WiFi senza necessità di licenza nell’intorno dei 6 GHz: per lo standard WiFi 6E nel Vecchio Continente si possono usare 480 MHz complessivi nell’intervallo 5.945-6.425 MHz.
Dal momento che le frequenze sarebbero le stesse, si temono interferenze tra i dispositivi WiFi 6E e le comunicazioni Bluetooth sui 6 GHz.
Per agevolare la coesistenza tra WiFi e Bluetooth Apple ha proposto enhanced Detect And Avoid (eDAA) mentre secondo Qualcomm, HPE, Intel e Microsoft una soluzione simile potrebbe portare a un aumento delle latenze e ad un calo del throughput.
Qualcomm insieme con altri partner chiedono quindi che Bluetooth adotti a sua volta la tecnologia “Listen Before Talk” già utilizzata in ambito wireless.
La disputa fa pensare alla convivenza tra Bluetooth e WiFi nella banda dei 2,4 GHz: Bluetooth usa la tecnica del frequency hopping adattivo per riconoscere i trasmettitori WLAN e “saltare” tra le frequenze da essi impegnate. Bluetooth Low Energy (BLE) segnala su tre canali quale schema di frequency hopping ma le specifiche WiFi non fanno menzione circa l’utilizzo di un approccio simile.
Va detto che un accordo non è strettamente necessario per vendere dispositivi con supporto Bluetooth a 6 GHz. Il prerequisito per la vendita nell’Unione Europea è l’attestazione di conformità CE di ciascun dispositivo da parte di ogni singolo produttore.
Adesso sarà interessante verificare se il Bluetooth Special Interest Group, un’organizzazione che sovrintende lo sviluppo degli standard Bluetooth e la concessione in licenza delle tecnologie e dei marchi Bluetooth ai produttori, svilupperà una roadmap per l’approvazione del Bluetooth sui 6 GHz.
Sono al momento al vaglio diverse alternative: stiamo parlando di velocità di trasmissione massime tra 6 e 8 Mbps che rappresenterebbero un buon passo in avanti per tutte le applicazioni a corto raggio, compreso l’audio stereo di alta qualità.