Uno dei migliori password manager disponibili sulla piazza è sicuramente Bitwarden. Di base Bitwarden, che di recente ha anche aggiunto l’autenticazione senza password, provvede a gestire le credenziali degli utenti sul cloud in modo sicuro. Grazie alla crittografia end-to-end, la passphrase ovvero “il segreto” necessario per accedere al contenuto dell’archivio delle password, viene protetta sui singoli dispositivi e neppure Bitwarden dispone degli utenti per decodificare i dati degli utenti.
Software libero e open source, Bitwarden consente anche di configurare un server locale come password manager. Si tratta dell’installazione on-premises che svincola completamente gli utenti, in particolare le realtà aziendali, dall’accedere al cloud per interagire con i propri archivi delle password.
Utilizzando un container Docker, l’installazione on-premise di Bitwarden può essere effettuata su sistemi Linux, Windows e macOS.
Differenze tra Bitwarden Unified e l’installazione standard del password manager
Ancora in versione beta, il progetto Bitwarden si arricchisce adesso di una nuova versione: Bitwarden Unified supporta una configurazione semplificata e flessibile consentendo agli utenti di scegliere tra più opzioni di database e ambiente conservando la massima efficienza in termini di risorse.
Bitwarden Unified è una distribuzione Docker semplificata con tutti i servizi in esecuzione in un unico container. È inoltre possibile scegliere come database per le password Microsoft SQL Server, MySQL e PostgreSQL. Le piattaforme compatibili sono x64, ARMv7 e ARM64 mentre la versione standard supporta solamente x64.
Le indicazioni per installare Bitwarden Unified sono già state pubblicate anche se è opportuno ricordare che si tratta di un software non ancora disponibile in versione definitiva quindi potenzialmente instabile.